Tanta preparazione (?) ma risultati nefasti: Qatar, che flop

Caduto anche contro il Senegal, dopo la debacle all’esordio contro l’Ecuador, il Qatar è stato già costretto a salutare il Mondiale, organizzato tra le mura amiche con un contorno di accese polemiche che non hanno ancora affievolito il proprio ardore.

Due prestazioni deludenti per la rappresentativa guidata da Felix Sanchez, che ha seminato aspettative e raccolto record negativi (spicca il seguente: quella qatariota è stata la prima Nazionale ospitante a perdere due partite nella Fase a Gironi di una Coppa del Mondo, oltre a essere la prima ad aver perso la partita inaugurale).

Un abbattimento dei sogni che ha appiattito anche i tifosi, caldi all’inizio della competizione ma raffreddati dalla proposta messa in campo dai calciatori, come testimoniato dal parziale esodo a fine primo tempo del match contro l’Ecuador.

Dopo anni e anni di preparazione, ha decisamente sorpreso in negativo la sterilità tattica e tecnica di una squadra che ha dimostrato di non avere riferimenti tanto in campo quanto nella strategia. Un solo gol realizzato (da Muntari, contro il Senegal), cinque subiti nelle due uscite del Girone A finora vissute, iniziative sterili e fragilità tangibile. Il blocco Al-Sadd non ha pagato (mentre invece sono presenti altri contesti in cui questa tipologia di scelta, accompagnata da ben altra preparazione, sta fruttando: è esemplificativo il caso dell’Arabia Saudita e dell’agglomerato di calciatori dell’Al-Hilal Saudi), l’emento più qualitativo, Afif, è parso statico e svogliato, la condizione fisica nettamente precaria rispetto a quella degli avversari.

Pochi e superflui ulteriori dettagli da stuzzicare: il Qatar non ha rispettato la possibilità offertagli dal calcio.

By Redazione PianetaChampions

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