🔥 Champions League, la 🔝 five dell’ultimo turno

Cala il sipario sulla quinta, e penultima, giornata della fase a gironi della Champions League 2022/2023. Un turno quasi magistrale per le nostre italiane, ampiamente vittoriose grazie ai netti successi di Milan, Inter e Napoli contro Dinamo Zagabria, Viktoria Plzen e Rangers, se non fosse per l’ennesimo tonfo stagionale della Juventus, dominata e sconfitta 4-1 all’Estadio Da Luz dal Benfica e aritmeticamente fuori dalla lotta per gli ottavi di finale.

Champions League, i migliori cinque della quinta giornata

MBAPPE’-MESSI-NEYMAR – Penserete, giustamente, è la top five e ne metti dentro tre tutti insieme? Beh, per quanto ognuno di loro meriterebbe un posto ciascuno ad occhi chiusi, considerarli singolarmente significherebbe monopolizzare di materiale parigino la nostra simpatica rubrica. Pertanto, ci concederete questo piccolo strappo alla regola, nell’interesse degli altri comuni mortali calciatori. Detto questo, aggiungere qualcosa a quanto visto nella serata del Parco dei Principi sarebbe a dir poco superfluo. I tre moschettieri entrano praticamente in tutti e 7 i goal con cui i Campioni di Francia annichiliscono il malcapitato Maccabi Haifa: 2 goal e 2 assist per Mbappè, identico bottino per Messi, un goal “e mezzo” per Neymar, che provoca anche l’autogoal di Goldberg. MANIFESTA SUPERIORITA’.

RAFA SILVA – Il Benfica è un’orchestra perfetta, tanto da annichilire sin da subito la spaesata Juventus a suon di intensità, ritmo, qualità e verticalità. Il fantasista portoghese, poi, fa stropicciare gli occhi: colpi di tacco, passaggi nello stretto e una classe che in pochi (ma davvero in pochi) possono vantarsi di possedere. Il 3-1 è un sublime tacco che ammazza psicologicamente una difesa bianconera da mani nei capelli; stesso discorso per il dolce cucchiaio del poker con cui batte Szczesny e capitalizza lo sciagurato errore in fase di impostazione di Bonucci. Nel finale si divora due reti che avrebbero potuto chiudere ben prima la gara e certificare una meritatissima tripletta per l’ex Braga: quanto fatto vedere nel resto della partita è, però, talmente incredibile che gli si possono facilmente perdonare questi due inciampi. Difficile sapere fin dove potrà arrivare la compagine portoghese; più facile, invece, desumere che il classe 93′ sia definitivamente pronto per una big mondiale, con tutto il rispetto per una squadra di per sé ECCEZIONALE come quella di Roger Schmidt. SBOCCIATO.

EDIN DZEKO – Da quando è approdato a Milano, nei confronti del bosniaco non c’è mai stata estrema convinzione da parte della tifoseria nerazzurra. Lo scorso anno per via della partenza di Lukaku, quest’anno per il ritorno del belga. Fatto sta che il Cigno di Sarajevo si fa trovare pronto nel momento in cui Big Rom deve stare ai box, confermando la propria ottima forma anche ieri sera contro il Viktoria Plzen: doppietta nel 4-0 rifilato ai cechi, sua vittima per eccellenza in Champions League. La carta d’identità segna 36, ma lui gioca come se ne avesse dieci in meno: solo Cristiano Ronaldo, arrivato a questa età, ha siglato più reti dell’ex Roma. COME IL VINO.

GIOVANNI SIMEONE – Il suo sogno è sempre stato quello di giocare la più prestigiosa competizione continentale. A testimoniarlo, non solo il tatuaggio stampato sul polso del Cholito, ma anche l’incredibile garra e voglia che ci mette ogni qualvolta sente la musichetta suonare (e non solo). Sa di non essere il titolare e arrivava da tre panchine (e zero minuti) consecutive. Risultato: doppietta ai Rangers e già quattro reti segnate nelle prime quattro apparizioni nel torneo. Solo un argentino c’era riuscito prima: un certo Diego Pablo, che di cognome fa proprio come il 18 azzurro. INDEMONIATO.

SANDRO TONALI – Riassumere a parole l’esponenziale crescita registrata negli ultimi due anni dall’ex Brescia sarebbe impossibile, nonché, arrivati a questo punto, banale. E’ l’anima del Diavolo e un’autentica macchina da guerra in entrambe le fasi: corre, organizza, strappa e morde le caviglie di qualsiasi avversario. In tutto questo, disegna il perfetto arcobaleno che Gabbia deve solo spingere in porta di testa per aprire le marcature a favore dei rossoneri, e si guadagna il calcio di rigore dello 0-3 poi siglato da Giroud. TOTALE.

-1 alla chiusura della fase a gironi…

 

 

By Nicola Cosentino

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