Gian Luca Nani, group technical director dell’Udinese, è intervenuto in conferenza stampa a margine della gara contro il Monza per assumersi le responsabilità della sconfitta. Riprendiamo quanto detto dal canale ufficiale del club:
Non credo ci sia nulla di personale tra il mister e Sanchez. L’allenatore ha piena facoltà nel fare le sue valutazioni tecniche e di questo si tratta. Noi amiamo e stimiamo Sanchez per quello che rappresenta per Udine e per il giocatore che è tutt’ora, è stato sfortunato quest’anno con gli infortuni. Ripeto, sono solo valutazioni tecniche, che giustamente stanno all’allenatore. Alexis ha un contratto e resterà un giocatore della nostra rosa, poi non si può sapere quali saranno le evoluzioni del mercato. Non c’è nulla di particolare da analizzare sulla sua situazione.
Noi vogliamo sempre migliorare. Abbiamo disputato una stagione di livello medio-alto, ma devi guardare a cosa sbagli per poterti migliorare. Non facciamo tragedie, ma analizziamo queste cose per capirne il perché. Durante la stagione abbiamo avuto diversi momenti buoni, poi in un campionato succedono partite come oggi. Dobbiamo ricordarci dove eravamo la scorsa stagione, essere contenti di questa annata, ma impegnarsi per alzare ancora l’asticella. Sono dispiaciuto per questa sconfitta, non mi piace perdere. Quando succede si analizza, si capisce cosa non è andato e da lì si riparte e si migliora.
L’Udinese da quando ci sono i Pozzo ha sempre cercato di migliorarsi. Abbiamo uno stadio invidiato in tutta Europa, siamo riconosciuti come una società all’avanguardia in molti ambiti, siamo tra i migliori nello scouting. Ora dobbiamo alzare ancora l’asticella. Il Leicester ha vinto un campionato e i bookmakers lo davano per retrocesso, non bisogna darsi limiti. Bisogna conoscere la propria realtà e fare il massimo delle proprie ambizioni e possibilità; io pretendo sempre il massimo. Oggi non c’era la volontà di fare una prestazione del genere, né la partita era stata presa sottogamba, poi succede di perdere anche contro l’ultima in classifica, la Roma ci ha perso uno scudetto così. Forse quel fallo su Kamara lo avrei fischiato, ma non ha senso appellarsi a questo, dobbiamo guardare a noi stessi e a cosa possiamo migliorare. Quest’anno abbiamo raggiunto con disinvoltura gli obiettivi che ci eravamo posti: salvarci in anticipo, giocare un calcio propositivo, dare spazio ai giovani. Adesso siamo arrabbiati per questa partita e vuol dire che non ci accontentiamo e vogliamo andare ancora più avanti. Se avessi visto ragazzi poco seri sarei intervenuto, ma i primi ad essere arrabbiati sono i giocatori e il mister. Dovremo analizzare la gara a mente fredda e prenderla come punto di partenza per fare meno errori”.