Ungheria, alla scoperta di Mister Marco Rossi: per aspera ad astra

UNGHERIA MARCO ROSSI – Marco Rossi, ct dell’Ungheria, si è preso ancora una volta le luci della ribalta. Se succede una tantum si tratta di un piacevole caso, se invece ciò avviene spesso vuol dire che sei bravo e meriti queste soddisfazioni. Tuttavia il percorso del tecnico italiano non è stato tutto rose e fiori e per scalare la vetta ha dovuto sudare veramente.

Per aspera ad astra: il percorso di Mister Rossi

“Attraverso le difficoltà fino alle stelle”: massima latina che racchiude perfettamente il percorso di Mister Rossi. Da giocatore il background è molto solido: Torino, Brescia, Sampdoria e Eintracht Francoforte le sue esperienze più importanti. Da allenatore invece la gavetta parte dal basso: in ordine cronologico Rossi, partito dal Lumezzane, si è seduto sulle panchine di Pro Patria, Spezia, Scafatese e Cavese, toccando con mano le difficoltà delle categorie inferiori. Dopo diversi esoneri e un periodo di inattività in cui medita di lasciare il calcio, arriva la “luce sulla via di Damasco”: il 1 giugno 2012, infatti, Marco viene chiamato dall’Honved, club militante nel campionato ungherese.

Da questo momento in poi la sua carriera si impenna verso l’alto. Alla guida del club magiaro ottiene un terzo posto, accedendo ai preliminari di Europa League, e poi, dopo le dimissioni dell’aprile 2014, viene richiamato il 9 febbraio 2015 raggiungendo la salvezza e la semifinale di Coppa di Lega. Nella stagione 2016/2017 battendo nello scontro diretto all’ultima giornata il MOL Fehervar, vince il campionato facendo tornare al successo l’Honved dopo 24 anni. È il primo allenatore italiano a vincere un trofeo nel paese magiaro, e viene premiato come allenatore dell’anno del campionato ungherese. Un ulteriore riconoscimento arriva nel 2018 con la Panchina d’Oro speciale conferitagli a Coverciano, premio riservato ai tecnici italiani vincitori di un campionato all’estero. Nel frattempo diventa allenatore del DAC Dun. Streda, militante nel campionato slovacco, e porta il club al terzo posto (miglior piazzamento nella sua storia) qualificandosi per l’Europa League.

La chiamata dell’Ungheria: emozioni in crescendo

Nel 2018 arriva la chiamata più importante: la nazionale ungherese lo sceglie per il post Leekens. L’Ungheria è reduce da Euro 2016 in cui ha ben figurato, superando il girone con la vittoria sull’Austria e i pareggi contro Islanda e Portogallo, ma venendo eliminati agli ottavi dal Belgio. A ciò fa seguito però la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. È in questo arco temporale che si inserisce la figura di Marco Rossi.

La sua avventura comincia con la Uefa Nations League 2018-2019: nel gruppo C2 Rossi porta i Magiari al secondo posto alle spalle della Finlandia e davanti a Grecia ed Estonia. Nonostante il penultimo posto nel combattutissimo gruppo E (Croazia, Galles, Slovacchia e Azerbaigian) di accesso ad Euro 2020, il sodalizio ungherese viene ammesso, in virtù del piazzamento in Nations, agli spareggi. Le vittorie contro Bulgaria ed Islanda qualificano l’Ungheria, per la seconda volta consecutiva, alla fase finale dell’Europeo, spostato di 1 anno a causa della pandemia da Covid-19. Pochi giorni dopo i biancorossi centrano anche la promozione nella Lega A di Nations League, mettendo in fila Russia, Serbia e Turchia nel gruppo B3.

Il primo Europeo itinerante si apre con un sorteggio a dir poco proibitivo per i Magiari: nel Girone F infatti Rossi deve vedersela con Portogallo (Campione d’Europa in carica), Francia (Campione del Mondo in carica) e Germania. Tutti i pronostici sono sfavorevoli e molti considerano l’Ungheria la squadra cuscinetto. A seguito della sconfitta all’esordio per 0-3 contro i lusitani guidati da CR7, i presagi non sono per nulla positivi ma i ragazzi di Rossi smentiscono tutti gli scettici fermando sul pari sia la compagine di Deschamps che quella di Loew, attraverso due prestazioni gladiatorie e sfiorando una clamorosa qualificazione agli ottavi. L’ultimo posto non rende giustizia alla straordinaria intensità e passione messe in campo dall’Ungheria.

Il momento attuale: impresa contro l’Inghilterra. Adesso Italia e Germania

Gli ultimi fotogrammi impressi negli occhi di tutti risalgono a qualche giorno fa: nel gruppo A3 di Uefa Nations League, gli uomini di Rossi si sono ripetuti battendo a Budapest per 1-0 l’Inghilterra di Southgate (vicecampione d’Europa) grazie al rigore messo a segno da Szoboszlai, assoluto faro della Nazionale. Visto il contestuale pareggio tra Italia e Germania, i Magiari occupano momentaneamente il primo posto nel girone, dando ancora una volta il segnale che non hanno nessuna intenzione di fare da sparring partner. Rossi e i suoi fanno sul serio e vogliono continuare a stupire. Spirito di gruppo, solidità e un 3-4-2-1 collaudato i punti di forza su cui bisogna continuare a fare affidamento.

Adesso sotto con l’Italia (fischio d’inizio domani a Cesena, ore 20,45) e la Germania, pronti a prendersi altri scalpi importanti. La scalata di Mister Rossi prosegue!

 

By Pasquale Ucciero

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Post correlati