Subentrato al 78′ al posto di un evanescente Memphis Depay sul risultato di 2-0 in favore dell’Argentina, Wout Weghorst si è letteralmente preso la scena nel secondo quarto di finale del Mondiale di ieri. Con una clamorosa doppietta, infatti, il centravanti attualmente in forza al Besiktas è stato in grado di riacciuffare l’Albiceleste e prolungare la gara fino ai calci di rigore, lotteria poi persa dagli Oranje a causa delle paratissime di Emiliano Martinez.
In particolare, la seconda rete del gigante classe 92′ è nata da un geniale calcio di punizione dal limite battuto da Teun Koopmeiners: pallone corto per il compagno, controllo a seguire e sinistro all’angolino. Uno schema, però, non nuovo per Weghorts il quale, già due anni fa, era riuscito a siglare una rete praticamente identica in una gara di Bundesliga.
Weghourst 2 years ago 🤝Weghourst now pic.twitter.com/uXHOdYyaKF
— Stuart Reid (@From_The_Wing) December 9, 2022
Al 19′ di un Wolfsburg-Arminia Bielefeld, infatti, l’attaccante ricevette palla su un calcio di punizione dal limite – anche in quell’occasione – battuto corto, controllo (questa volta) con il destro e palla anche in quel caso in fondo al sacco.
Una giocata oramai collaudata che il colosso olandese ha ripetuto anche in un contesto molto più importante come quello qatariota: è nato lo “Schema Weghorst”?
