🔵 Zanetti: “Ho due anni di contratto, per restare conta la programmazione”

L’allenatore dell’Empoli Paolo Zanetti ha parlato alla vigilia del match con la Lazio, l’ultimo del campionato di Serie A.

Queste le sue dichiarazioni, riportate da TMW:

Ultima partita, con che spirito l’affrontate?
“Ci confrontiamo come sempre, il campionato finisce domani e non oggi. Abbiamo la mentalità di far bene, come abbiamo dimostrato anche a Verona. Affronteremo la partita con grande rispetto di un avversario che ha fatto un gran campionato e gioca bene”

Finisce una stagione positiva ma anche intensa. Contento oppure le dispiace che volga al termine?
“Stanchezza non ne vedo, abbiamo cementato il nostro rapporto e c’è un po’ di malinconia veder finire la stagione. Siamo stati molto bene insieme e ci dispiace che finisca, ma dopo il giusto riposo per ricaricare le pile, si ripartirà”

Qual è stato il momento più critico della stagione?
“Non c’è mai stato un momento critico per quanto riguarda la classifica, siamo sempre stati oltre la zona-retrocessione. C’è stato un periodo in cui abbiamo avuto una crisi di risultati e abbiamo dovuto scavare dentro noi stessi per cercare le motivazioni. Ci metterei la firma per ripetere una stagione del genere per il futuro. Ci tengo a ringraziare tutti quelli che hanno lavorato con noi, c’è dietro tutto un gruppo di persone che sono servite per il nostro scopo”

Non so se si ricorda la presentazione. Aveva qualche timore?
“Onestamente paure non ne ho mai avuto, perché nel nostro mestiere non bisogna aver paura. Ero molto motivato, come lo sono oggi, ma in quel momento arrivavo in un Empoli che aveva fatto un buon campionato ma aveva cambiato tanto. Le aspettative erano alte, la sfida era importante ed era quello che cercavo. Ho sempre fatto questo tipo di scelte, questo l’ho fatto perché ero convinto di arrivare in un ambiente perfetto. Una squadra sì da riamalgamare ma in un ambiente che conoscevo già”

I tifosi vi sono stati sempre vicini.
“Sì, e li ringrazio come ho sempre fatto anche nei momenti difficili. Non ci hanno mai abbandonato e ci hanno sempre stimolato. Questa cosa l’abbiamo avvertita sempre. In un ambiente così familiare avere una tifoseria del genere è tutt’altro che scontato. Rappresenta un punto di forza per noi”

Vi siete dati una scadenza per discutere il suo futuro?
“Il discorso è abbastanza semplice, la mia posizione è chiara. Io ho due anni di contratto, quello che conta è la programmazione. C’è anche la questione del direttore, ma non è giusto che ne parli io. Sono legatissimo ad Accardi, ha creduto in me ed entrambi siamo stati una cosa sola. Ci sono delle cose che vanno chiarite e programmate, e da lì si faranno le valutazioni. Questo si fa in tutte le società, abbiamo aspettato semplicemente per parlare a bocce ferme”

By Emanuele Garbato

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