Mirwan Suwarso, presidente del Como, ha parlato ai microfoni di Sky Sport per parlare della stagione dei lariani.
Questo quanto riportato da gianlucadimarzio.com:
“Siamo molto felici di come è andata la stagione finora. Una cosa è certa: non è stressante come la scorsa stagione, perché l’anno scorso il nostro obiettivo era sopravvivere, restare in Serie A. Quest’anno il nostro obiettivo è fare meglio: saremmo felici con qualsiasi posizione sopra al decimo posto“.
“Aspettative più alte? Credo sia normale. La gente probabilmente si aspetta di più da noi rispetto a prima. Abbiamo speso abbastanza, come si dice (ride, ndr). Ma penso che la gente debba capire che ciò che abbiamo investito nella scorsa stagione, e forse all’inizio di questa, serve a garantirci stabilità e sostenibilità per il futuro. Non è qualcosa che faremo a ogni sessione di mercato, anzi: direi che abbiamo finito. Questa è stata la fase più intensa e aggressiva di ingaggio dei giocatori. D’ora in poi saremo più pragmatici e pratici“.
“Sono passati meno di due anni dal nostro ritorno in Serie A. È un nuovo passo per noi, una nuova sfida da affrontare. Per Cesc è un nuovo problema da risolvere, ma ho piena fiducia in lui e nel suo staff. E anche se non dovessimo riuscirci, fa parte della vita, fa parte del calcio. Non abbiamo mai detto che avremmo vinto il campionato o che saremmo andati in Europa quest’anno o il prossimo. Siamo qui per imparare, per crescere. E come dice Fabregas, dobbiamo imparare a goderci questo viaggio insieme, come tifosi e come persone che lavorano nel club“.
“Con Cesc lavoriamo sempre insieme, come un tutt’uno. Non mi ha mai detto di voler andare via. Voleva solo capire la situazione, ma non ha mai chiesto di negoziare con altri club. Quindi ero tranquillo. Ho saputo delle voci solo quando voi giornalisti me lo avete chiesto. Tra noi abbiamo sempre pianificato la stagione successiva già alla fine di quella precedente, quindi non c’è mai stato alcun segnale che volesse lasciare“.
“Gli ho chiesto di pensare già a chi potrebbe sostituirlo un giorno. Non perché voglia che se ne vada, ma per essere pronti nel caso accada qualcosa di imprevisto. È lo stesso che sto facendo io: scelgo e formo chi potrà prendere il mio posto. Ogni direttore del club deve fare lo stesso. È importante non dipendere da una sola persona. Anche chi ci ha portato fin qui deve aiutarci a capire come proseguire anche senza di lui. Quindi chiedo sempre a Cesc: ‘Hai visto qualcuno di interessante? Qualcuno che potresti formare?’. È un lavoro di squadra. Speriamo che quel momento non arrivi presto, ma se arriverà, saremo pronti. Se ha già qualcuno in mente? Glielo chiedo sempre. Mi dice che ci pensa spesso, che lo ha sempre in mente. Ne parliamo“.
“Siamo molto soddisfatti. Negli anni precedenti alcuni acquisti non hanno avuto un impatto immediato o non sono rimasti a lungo. Quest’anno invece tutti quelli scelti hanno un ruolo importante. Alcuni impiegheranno più tempo per affermarsi, ma è un investimento per il presente e per il futuro. Da tutte le discussioni fatte finora, non dovete aspettarvi nuovi acquisti a gennaio. Forse per la prima volta il Como non comprerà nessuno. Arriverà solo Törnqvist, con cui abbiamo già firmato in estate. A parte questo, niente. A meno che non ci siano emergenze. Ma nei piani, è zero“.
