💥 De Rossi: “Norton-Cuffy ha un potenziale mostruoso. Su Zaniolo…”

Daniele De Rossi, allenatore del Genoa, ha parlato in conferenza stampa al termine della gara contro l’Udinese. Le parole riportate da Alfredopedulla.com:

“Quando giochi con i cinque e hai questi giocatori con questa grande potenza sulle fasce, cerchi di sfruttarli per tutta l’ampiezza del campo. Anche quando si va a stringere lì in area è importante che loro siano pronti a chiudere l’azione, ma non è che lo invento io, io lo scopiazzo dai vari Gasperini e tutti quelli che con questo modo di giocare hanno fatto faville negli ultimi anni. Norton-Cuffy è un giocatore per quelle squadre lì, con quelle caratteristiche lì. Potenziale esplosivo, inespresso, mostruoso. Un ragazzo curioso che chiede, domanda, vuole sapere. È veramente una bella sorpresa, è un 2004. Questo potenziale, questa esplosività, questa forza deve imparare, noi dobbiamo aiutarlo a gestirla, a usarla nella maniera più corretta. Ho sentito prima che ci davate Bellanova, Cambiaso, sono giocatori giovani anche loro, ma che giocando in questo tipo di sistema da tanto tempo hanno la consapevolezza e una capacità di sfruttare questa forza bestiale che lui presto raggiungerà.”

Anche se quando vinci queste partite, quando hai una famiglia dietro, perché questo gruppo che ho ereditato è una famiglia di ragazzi e quindi il merito va anche a chi l’ha costruito e chi l’ha allenato fino a poco fa, e quando vedi giocatori che lottano, giocatori che subentrano dare il tutto per tutto, è veramente un piacere. Poi a riconoscere gli spazi e i momenti ci arriveremo”.

“Zaniolo? Io ho provato a dirlo, però non posso dire. Non lo posso mai dire, non lo posso mai dire o dovrei mentire. Ovviamente era uno di tanti insulti affettuosi che riservo a Nicolò da quando è piccolo. Quando è arrivato come facevo un po’ sempre quando giocavo, i giovanotti così me li prendevo sempre sotto la mia ala. L’ho detto ieri in conferenza, l’altro ieri: lui con noi è stato perfetto in quei due anni. So che poi magari è stato un po’ più turbolento il seguito della sua carriera, ma io ho quel ricordo lì di un ragazzo fantastico che aveva voglia, aveva un potenziale mostruoso. Lo ha mostrato e continuerà a mostrarlo, quindi c’è un affetto particolare. Ecco, quella partita lì a Madrid era il suo esordio e mi sono preoccupato prima della partita più a tranquillizzarlo, a cercare di farlo stare sereno che ad altro. Ma poi lui lo era già perché era campione dentro, nel senso che quel pizzico di sfrontatezza dei giocatori giovani è molto forte. Quindi ho un ricordo ottimo di Nicolò”.

By Danilo Buonpensiero

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