Qualora ce ne fosse ancora bisogno, dopo uno scudetto e una Nations League vinti da protagonista, Theo Hernandez si è confermato tra i migliori terzini del panorama mondiale. Nella sua zona di competenza, probabilmente non c’è di meglio in giro. Il Mondiale concretizza questo assunto.
Il Mondiale della conferma: Theo non delude
Nelle gerarchie di campo e pensate dal ct francese, Theo era considerato la riserva del fratello Lucas. La sfortuna di quest’ultimo, infortunatosi gravemente nei primi minuti della gara d’esordio, ha spianato la strada verso la titolarità a Theo.
Il marsigliese non si è lasciato intimorire scaraventando subito sulla testa di Rabiot il gol del pari con l’Australia. Da lì in poi un crescendo continuo (come ci ha abituato nel Milan): contro la Danimarca, assieme a Mbappé, ha messo a ferro e fuoco la fascia, servendo un assist perfetto al 10 dei Bleus a seguito di uno scambio ad altissima velocità. Superba anche la sua prestazione contro la Polonia, dove però non è riuscito a incidere in zona gol. Nella gara contro l’Inghilterra ha tenuto bene il campo, commettendo però una sbavatura importante: spallata sulla schiena di Mount e rigore. Per sua fortuna Kane ha spedito il penalty alto sopra la traversa. In semifinale contro il Marocco, Theo ha portato in vantaggio i suoi con un bel gol in mezza acrobazia. Prossimo step la finalissima contro l’Argentina: nel primo tempo l’emozione gli ha giocato un brutto scherzo, man mano si è stabilizzata non al punto tale, però, da evitargli la delusione.
Fotogrammi di un Mondiale davvero buono per il francese che si è confermato giocatore essenziale, un punto fisso sia in rossonero che in Nazionale. Il Treno in partenza dal binario 22 ha composto con Mbappè un tandem supersonico, come avviene in Serie A con Leão. La sconfitta ai rigori non ribalta nessun giudizio: è Theo il miglior terzino sinistro del Mondiale.
