🤯 Mario Balotelli nel mirino: la sua avventura al Sion

Mario Balotelli è finito ancora una volta nell’occhio del ciclone. I tifosi, nella gara persa dal Sion contro il San Gallo per 0-4, se la sono presa con l’ex Brescia: le telecamere hanno ripreso una sua maglia, appesa alla recinzione dello stadio, a cui è stato dato fuoco. Il club attualmente è ultimo in classifica dopo 22 giornate e il rischio retrocessione è concreto. Nel frattempo il tecnico Celestini è stato sospeso e nella prossima sfida siederà in panchina il presidente Constantin.

L’avventura di SuperMario al Sion

L’intera carriera di SuperMario fin qui è stata costellata maggiormente da interferenze che ne hanno minato la definitiva consacrazione. Anche le ultime due esperienze estere non sono certo da ricordare. All’Adana Demispor, in Turchia, Balotelli ha dato dimostrazione del suo talento (18 reti e 4 assist in 33 partite), salvo poi rompere con l’ambiente e con Montella e cambiare aria. Al Sion Mario ha totalizzato 12 partite (746′ giocati) e 5 gol di cui 3 su rigore, a fronte di 36 tiri e 16 nello specchio. Numeri che vanno in controtendenza con la prima stagione in Turchia, sintomo che qualcosa a livello fisico e mentale è venuto meno.

Purtroppo ciò non stupisce: parliamo di un ragazzo che, se solo avesse voluto, avrebbe spaccato le migliori porte europee, ma non è mai riuscito a trovare il suo completo equilibrio interiore. L’infanzia difficile vissuta ha sicuramente inciso sulla formazione del suo carattere, tuttavia spesso può diventare un pretesto per difenderlo ad oltranza. Mario deve guardare dentro di sè e ripartire ancora una volta, trasformando le arrabbiature dei tifosi in applausi convinti. È altresì sbagliato renderlo il capro espiatorio di una situazione difficile, troppo semplice dato il nome che porta.

By Pasquale Ucciero

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