Il pomeriggio di Premier League si è aperto con la sfida tra Leicester e Arsenal, che ha visto i Gunners uscire con i 3 punti dal campo del King Power Stadium. A decidere la partita è stato Mikel Merino, entrato nella ripresa come punta del 4-3-3 di Arteta e autore della doppietta vincente. Due gol in poco più di 5 minuti, che hanno i Gunners a -4 dalla capolista Liverpool, con una partita in meno.
Mikel Merino in 21 minutes against Leicester:
✅ 2 touches in opposition box
✅ 2 shots
✅ 2 goalsNot bad for his first time ever playing as a striker 😳 pic.twitter.com/yTZjzVzv5u
— Football on TNT Sports (@footballontnt) February 15, 2025
Statistiche sensazionali per Mikel Merino, che sbloccato e chiuso la partita, consegnando 3 preziosi punti ad Arteta. 2 palloni toccati in area di rigore, 2 gol. Sinonimo di precisione ed efficacia, per un centrocampista costretto a fare l’attaccante, vista la forte emergenza offensiva che ha colpito l’Arsenal.
Ethan Nwaneri’s stats against Leicester:
– Player of the Match
– 1 assist
– 2 chances created
– 6/7 take-ons completed
– 12 duels won
– 100% tackles won (3/3)
– 3 ball recoveries
– 60 touchesArsenal’s creative spark. ⚡️ pic.twitter.com/Ml8s52Ii3u
— Football on TNT Sports (@footballontnt) February 15, 2025
Mikel Merino ha così deciso la partita contro il Leicester, ma il migliore in campo è stato Ethan Nwaneri. Il classe 2007 ha infatti impressionato tutti tra ottimi tocchi di palla e grandi giocate. Considerato già un grande prospetto, il giovane attaccante ha fatto vedere di essere un’ottima risorsa per Arteta.
Arsenal are now unbeaten in their last 15 Premier League games:
✅ 10 wins
🤝 5 drawsIt’s their longest unbeaten run since 2011, under Arsene Wenger. 💪 pic.twitter.com/KtVc2CkWC8
— Football on TNT Sports (@footballontnt) February 15, 2025
Con la vittoria in casa del Leicester dunque, si allunga la striscia d’imbattibilità dell’Arsenal, arrivato a 15 partite senza perdere. 10 successi e un pareggio per Mikel Arteta. È la loro serie di imbattibilità più lunga dal 2011 ad oggi, quando alla guida dei Gunners c’era Arsène Wenger.


 
                                 
                                 
                                 
                                