⚪⚫ Alla scoperta di Iling Junior: un altro talento su cui la Juventus deve puntare

La Juventus passa anche al “Bentegodi” contro il Verona, raccogliendo la quinta vittoria di fila senza subire reti in campionato. Un deciso cambio di marcia, quello della compagine bianconera, alimentato grazie soprattutto all’ampio minutaggio che Massimiliano Allegri ha finalmente deciso di concedere ai gioiellini più luminosi della Vecchia Signora.

Era fine maggio quando, sulle nostre pagine, parlavamo della possibilità che la truppa piemontese avesse di affidarsi ai propri, giovani talenti per chiudere definitivamente con il passato (a seguito della prima stagione priva di trofei dopo il glorioso decennio 2012/2021), e al fine di gettare – contestualmente – anche le basi per il futuro. L’annata della Juventus è cominciata in maniera disastrosa e, la suddetta possibilità, si è gradualmente trasformata in necessità. Una necessità avvertita anche dal trainer livornese che, affossato dagli infortuni e (sportivamente parlando) “abbandonato” dai senatori della sua precedente gestione, ha dovuto fronteggiare. Soulé, Miretti e, soprattutto, Fagioli hanno garantito nuova linfa a una squadra apparsa senza fame, voglia e anima. A questi, poi, si è aggiunto anche Samuel Iling Junior.

Alla scoperta di Iling Junior

Subentrato nella ripresa del “Da Luz” sul 4-1 per i portoghesi, il classe 2003 ha riaperto la gara con l’assist per la bella girata di Milik e contribuendo, con una delle tante sgasate della sua serata, al successivo 4-3 di McKennie. Un impatto monstre, quello dell’esterno sinistro inglese, in parte replicato in campionato nella trasferta di Lecce. Subentrato appena 40 secondi prima, Iling apparecchia sui piedi di Fagioli il pallone che quest’ultimo tramuta poi in rete con un meraviglioso arcobaleno all’incrocio. Poi, purtroppo, anche un problema fisico che lo ha costretto a rimanere ai box nelle giornate successive.

Cresciuto nel settore giovanile del Chelsea, nel 2020 decide di lasciare la compagine francese considerate le tantissime sirene provenienti da mezza Europa per lui. Ci provano Paris Saint-Germain, Borussia Dortmund e Bayern Monaco, ma Samuel decide di accettare la corte della Juventus. Nell’ottobre dello stesso anno, il celebre quotidiano The Guardian, lo inserisce nell’elenco dei 60 migliori talenti nati nel 2003. Dopo l’ottimo rendimento tra U19 e U23 bianconera, Samuel viene convocato dalla prima squadra alla fine dello scorso maggio per la trasferta di Firenze. Il debutto tra i grandi, invece, si concretizza lo scorso ottobre, nel 4-0 di Bonucci e compagni all’Empoli. 

Straripante fisicamente, imprendibile con i suoi strappi e a tratti impossibile da contenere nell’uno contro uno, il promettente esterno bianconero sembra possedere tutte le carte in regola per poter spaccare in due la partita e creare quella superiorità numerica nell’arco dei novanta minuti che tanto è mancata alla Juventus in questa complicata prima metà di stagione, grazia alla sua velocità, tecnica e prestanza (a tratti “prepotenza”) atletica, ed ulteriormente evidenziata dalla decisamente poco esaltante proposta di gioco bianconera. Pochi, infatti, sono i giocatori attualmente presenti nella rosa bianconera in grado di garantire quanto poc’anzi affermato. Una risorsa garantita negli ultimi anni da Juan Cuadrado sulla fascia destra, spesso abile a risolvere praticamente da solo le gare con una giocata dopo aver saltato l’uomo, ma che il colombiano sembra avere smarrito in questi primi mesi del 22/23 a dir poco anonimi.

Ecco, quindi, che la freschezza e sfrontatezza di Iling potrebbero rappresentare la nuova ancora alla quale, in tal senso, la nave bianconera potrebbe decidere di aggrapparsi in momenti in cui le idee scarseggiano più del solito. Un percorso appena cominciato, ovviamente, che necessita dei fisiologici step per poter definitivamente sbocciare. Le premesse per far bene sembrerebbero esserci tutte. Il talento da coltivare con maniacale, ma paterna cura giorno dopo giorno, anche.

 

 

 

By Nicola Cosentino

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