Dusan Vlahovic ha parlato al termine della gara vinta contro l’Udinese ai microfoni di SportMediaset:
“Credo che non era solo colpa dell’allenatore (Tudor, ndr), ma quello lasciamocelo alle spalle. Lo ringraziamo per tutto quello che ha fatto per noi, ma oggi era importante vincere e dare una risposta. Lo abbiamo fatto e dobbiamo continuare così, abbiamo parlato tantissime volte, ma dobbiamo fare in campo”.
Il suo comportamento è esemplare quest’anno.
“Non lo so, quello lo giudicate voi. Io non è che voglio, devo dare sempre il 100%, allenare sempre bene e comportarmi bene, oltre ovviamente a fare gol. L’ho fatto, spero di continuare così, ma la cosa più importante è che la squadra vinca”.
Ha dato un esempio di attaccamento alla maglia.
“Quelle sono cose che credo debbano essere normale. Ho detto tante volte che siamo nella Juventus, uno dei club più importanti al mondo, facciamo quello che ci piace ed è il minimo. Dobbiamo continuare così, ci vuole solo quello alla Juventus, non dobbiamo tornare nel periodo in cui eravamo prima”.
Lascerà rimpianti se continuerà così.
“Non so quello che succederà, sono concentratissimo sul presente per aiutare compagni, squadra e società facendo il mio massimo. Spero di continuare così”.
Con Spalletti dovete riportare la Juventus in alto.
“Assolutamente sì, ma eravamo concentrati per la partita. Non so quello che succederà, ma siamo pronti a tutto. L’atteggiamento avuto oggi (ieri, ndr), ma anche in generale non è negoziabile. Dobbiamo vincere le partite. Parliamo e abbiamo parlato tanto, ma dobbiamo fare i fatti”.

