Franco Vazquez, fantasista della Cremonese, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport: “Mi aspettavo un simile rendimento? No, assolutamente. Ma l’alchimia che percepivo in ritiro era diversa. La squadra è unita, la città ci fa sentire parte di una famiglia. Quando ti senti amato, poi, è i sentimenti sono amplificati. Alla mia età queste cose contano.
Il Mondiale? Un altro Mondiale senza l’Italia no… Per me la Serie A è ancora il campionato più bello del mondo. In cosa l’ho trovato cambiato? Più corsa, più calci, sempre meno spazio alla fantasia. I 10 stanno scomparendo? Sì, il calcio va sempre di più verso la forza, la velocità e l’atletismo. Noi fantasisti siamo una specie in via di estinzione e spesso dobbiamo adattarci ad altri compiti. Uno come Dybala, ad esempio, è un fiore raro. Lo sento almeno una volta a settimana. Quando si è fatto male mi sono preoccupato. È un fratello. Eravamo una gran coppia: mi sono divertito da matti con lui.
Vardy? Un altro campione. In campo fa dei movimenti da paura, va sempre ad attaccare lo spazio. Voglio aiutarlo a fare tanti gol. Abbiamo solo un problema: io non parlo inglese e lui non parla italiano. Ma il calcio è un linguaggio universale. Nicola? La sua carica è travolgente. Sappiamo tutto degli avversari, tatticamente siamo evoluti e ha una voglia incredibile”.
