Condottiero dello storico Triplete conseguito dall’Inter nel 2010, Josè Mourinho – anche negli anni successivi al suo glorioso biennio in nerazzurro – non ha mai nascosto la propria antipatia nei confronti della Juventus, presa di mira dal mai banale trainer lusitano in diverse occasioni del proprio percorso professionale.
Tra frecciate – spesso pesantissime – su dinamiche relative al rettangolo verde e altre, invece, concernenti aspetti che con il calcio giocato avevano molto meno a che vedere, andiamo a ripercorrere quali siano le frasi più iconiche pronunciate da parte dello Special One all’indirizzo della “odiata” Vecchia Signora, passate oramai indissolubilmente alla storia.
Mou vs Juve, tutti gli attacchi del portoghese ai bianconeri
“Io sono il tipo di persona che si dedica forse troppo alla sua squadra per allenare una rivale, non posso allenare la Juve dopo aver vestito la maglia dell’Inter”.
“Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del Milan che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali”.
“Area con venticinque metri ce n’è solo una in Italia”
“Io mi ricordo il 1 maggio, il 25 aprile che per noi portoghesi ha un altro significato rispetto a voi, mi ricordo il 25 dicembre, il 26 gennaio, il 4 novembre, il 2 febbraio. Il 5 maggio non è niente. Non capisco, non sono esperto in date. L’Inter se deve ricordare qualche data, ha quelle dei 16 scudetti che ha vinto. Il 18 maggio è più importante per il 5 maggio, quello sarà importante per la Juve, caso mai. Io ricordo le persone che ho perso nella mia vita, ma non mi ricordo quando le ho perse, voglio ricordare solo le cose belle. E così deve fare l’Inter. Ricorderò per sempre il giorno che vinceremo questo scudetto”
“Pogba? Non posso parlare di un giocatore della Juventus. So che Allegri ha parlato tutta l’estate di Oscar e Ramires, ma io non lo farò”
“Se la Juve alla fine dovesse vincere l’Europa League sarebbe comunque un flop, perché è una squadra costruita per la Campions. Come il Chelsea di Benitez l’anno scorso”
“Triplete della Juve? Non è un problema mio. Impressionato dalla Juve? No, non lo sono con la squadra che anno dopo anno lavora sempre per migliorare, non posso essere impressionato”
“Ranieri (allora allenatore della Juve)? Sono qui per lavorare, non per una guerra di parole. Lui è un settantenne troppo vecchio per cambiare, in Inghilterra ci ha messo 5 anni per imparare good afternoon”
“Conte dice che l’Inter del triplete non costruì nulla? Beh, le parole di Conte sono le parole di… Conte”
Prima della restituzione dei 15 punti alla Juventus: “Noi terzi? Siamo sicuri che la Juventus non abbia 59 punti? Certo, a quel punto saremmo quarti, siamo in Italia”
Post-restituzione dei 15 punti alla Juventus: “E’ 3 mesi che lo vado ripetendo a voi, per noi non cambia assolutamente nulla”
A ciò, poi, si aggiunge la clamorosa reazione di Mou a seguito del successo in rimonta in extremis ottenuto alla guida del Man United a Torino, nella fase a gironi della Champions League 2018/2019: dopo essere stato beccato per tutta la gara dai tifosi bianconeri, infatti, lo Special One rispose prima con un esplicito tre con le dita della mano a simboleggiare il suddetto Treble ottenuto proprio con gli acerrimi rivali dell’Inter, e poi – al triplice fischio – poggiando un dito all’orecchio al fine di zittire polemicamente (“Non vi sento!”) gli inferociti supporters di casa.