Castagne 🤬 con Courtois: “Vogliamo sacrificare il gruppo per un singolo?”

Il calciatore del Belgio Timothy Castagne ha rilasciato un’intervista a Le Soir molto polemica nei confronti del portiere Thibaut Courtois.

Ecco le parole, riprese da TMW:

“Sarebbe strano se Courtois tornasse come se nulla fosse successo. La maggior parte dei giocatori ha sempre piccoli infortuni o dolori da qualche parte. Non siamo mai veramente al 100%. O è un infortunio vero, grave e la tua società ti obbliga a rientrare, oppure sei in grado di giocare. Dal mio punto di vista, se Thibaut avesse voluto, avrebbe potuto restare, ma è una sua scelta.

Ne ho parlato con alcuni compagni e anche loro la vedono in questo modo, ma non posso parlare a nome dell’intero gruppo. C’era la storia della fascia da capitano, poi la foto del suo ginocchio sull’aereo e la storia della fascia da capitano al suo matrimonio (una foto della sorella del portiere che indossava la fascia da capitano, ndr). È vero che Thibaut è il miglior portiere belga e del mondo, ma dobbiamo porci la domanda: vogliamo sacrificare il gruppo dei Red Devils per un giocatore?.

La cosa più importante è che si riprenda dall’infortunio. Poi sarà un problema da risolvere tra Thibaut e l’allenatore. E se in quel momento Thibaut non vorrà più venire, sarà una sua scelta. Avremo Koen Casteels che è molto bravo e anche altri portieri.

Se dico che non abbiamo avuto un gruppo unito… Bisogna sempre guardarsi allo specchio. Abbiamo parlato in albergo dopo la partita contro il Marocco. Ci siamo detti delle cose in quel momento e questo ci ha permesso di fare meglio contro la Croazia. Eravamo a un solo gol dalla qualificazione e abbiamo avuto tante occasioni. Se ripetessimo la partita, la vinceremmo sempre. Alla fine non so se Martínez avesse perso lo spogliatoio ma l’ambiente era diverso dal mio debutto, nel settembre 2018, quando giocavamo molto bene. Negli ultimi mesi del suo mandato non riconoscevamo più la squadra che aveva fatto bene in Russia. Non osavamo più. Tutta colpa di Martínez? No. È un po’ tutto. Dobbiamo parlare di più in allenamento e fare più cose insieme fuori dal campo. Questo è un aspetto a cui Domenico Tedesco presta attenzione”.

By Emanuele Garbato

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post correlati