Carlo Ancelotti è intervenuto a margine del Media Day organizzato dal Real Madrid soffermandosi su molteplici tematiche. Ecco quanto evidenziato da TMW:
“Atteggiamento e impegno. Il Borussia Dortmund ha giocatori giovani e giocatori esperti, e ciò che mi ha sorpreso di più è stato l’atteggiamento e lo spirito combattivo che ha mostrato contro il PSG. Questo è il punto forte e quello che mi preoccupa di più”.
Sulle preoccupazioni: “Il sudore freddo arriva il sabato pomeriggio. È abbastanza normale. Ma sono preparato e la mia squadra mi dà molta fiducia. Li vedo concentrati, in modalità Champions League”.
Sulle differenze rispetto alla sua prima finale da allenatore: “La preparazione di queste partite è sempre la stessa, con entusiasmo. È la partita più importante della stagione. È la mia nona finale, contando le tre da giocatore, ed è sempre la stessa settimana: felicità di essere qui e poi preoccupazione. La paura arriverà, ma prima voglio godermela e me la godrò”.
Sui presunti favoritismi al Real Madrid: “Non pensiamo a questo. Pensiamo a giocare una partita contro un avversario che ha meritato di raggiungere la finale, ha fatto molto bene, ha eliminato squadre di grande qualità…. I gialloneri hanno dimostrato un grande atteggiamento, impegno…. Siamo convinti che soffriremo, lotteremo…. Come in tutte le finali”.
Sulla finale di Champions League: “Andiamo a giocarla con tutto l’entusiasmo del mondo, che una finale richiede. Iniziare bene la settimana, allenarsi bene, essere calmi, fiduciosi…. È una settimana da godere. Ce la godremo fino a venerdì perché raggiungere la finale è sempre un successo. Abbiamo fatto molto bene e ci godremo questo momento. Abbiamo molta fiducia e daremo il meglio di noi stessi”.
Su come si fa a farsi rispettare dallo spogliatoio: “Credo che un aspetto fondamentale della nostra vita sia il rapporto interpersonale. È la cosa più importante. Si basa sul rispetto della persona. Mi sento bene a farlo e spero che anche i giocatori cerchino di farlo. Per me il rapporto interpersonale è più importante di quello professionale”.
Sull’atmosfera nello spogliatoio. “È stata la generazione dell’impegno, dell’atteggiamento positivo. I veterani hanno portato questo e continueranno a farlo. È iniziata una transizione, ma ci sono giovani che iniziano a prendersi le loro responsabilità. Il club sta facendo molto bene. Sono arrivati giocatori giovani che, oltre ad avere un’ottima qualità tecnica, hanno capito cos’è il Real Madrid”.
Sul DNA del Madrid in finale: “Il club è speciale in Champions perché ha creato la sua storia con questa competizione. È qualcosa di speciale per i madridisti e in questa competizione si è più concentrati”.
Sul Real Madrid considerato da tutti favorito: “Siamo molto chiari su questo punto. L’esperienza conta, ma abbiamo una squadra che ha raggiunto la finale per merito. Le due squadre migliori sono arrivate a giocarsi la finale. Molti sono già in vacanza e guarderanno la partita in TV”.
Su Kroos. “Spero che possa finire la sua carriera a Madrid con una Champions League. Se la merita. Ma la sua carriera non contribuirà più con una finale di Champions League che con quello che ha già contribuito. È già nella storia del Madrid, anche se ovviamente sarebbe il massimo finire con una Champions League”.
Su quale momento gli è rimasto impresso: “È un arrivo alla finale simile a quello della finale del 2022, con sofferenza. I tre momenti più importanti sono stati le fasi a eliminazione diretta. Mi piace il ricordo di Joselu in semifinale”.
Su Arda Güler: “Ha dimostrato il talento che ha e può essere utile durante la partita perché ha una corsa fantastica ed è un’opzione che abbiamo”.
Sul rapporto con i giocatori: “Ho esperienza in molti spogliatoi e, come ho detto, il rapporto personale è la cosa più importante. Non si parla solo di tattica, ma anche di cose personali. Passo più tempo con i miei giocatori che con la mia famiglia e se non c’è un buon feeling…”.
Su cosa gli piace fare prima della finale: “Mi piace mangiare broccoli, salmone e pasta. Ecco cosa mangio. Poi un pisolino di un’ora, se riesco, e poi tutti i pensieri sulla partita. Prima di parlare, il cuore sale a 110-120 bpm e durante la partita torna al suo ritmo normale”.
Sulla scelta Courtois o Lunin in porta: “È una decisione molto difficile perché entrambi hanno fatto abbastanza per giocare. Lunin ha la febbre oggi, ma recupererà per sabato. Deciderò prima della partita. Mi piace molto il dibattito e, visto che non ho nulla da fare, lo sto alimentando”.
Sull’Europa League: “La nostra è una partita diversa, con caratteristiche diverse. L’Atalanta ha vinto la coppa, è stata la squadra migliore”.
Sul futuro di Nacho: “Mi ha detto: ‘Parliamo dopo la finale’. E io gli ho detto: ‘Chiamami al telefono perché sarò in vacanza'”.
Su Florentino Perez: “Il presidente è molto calmo, sempre con molta fiducia…. Ci dimostra molto affetto. Passare del tempo con lui prima di queste partite è molto bello”.
Sui tanti infortuni: “Quando Courtois si è infortunato abbiamo ingaggiato Kepa, che è stato molto bravo perché ha contribuito molto alla squadra ed è stato molto importante. Quando Militao e Alaba si sono infortunati, abbiamo pensato: ‘Potremmo avere un problema qui’. Ma nessuno in squadra ci ha pensato. I giocatori hanno colto l’opportunità. Tchouaméni ha giocato da centrale, anche se non gli piace molto, come Camavinga da terzino sinistro. I giocatori si sono adattati bene perché non hanno mai capito che c’era un problema”.
Su Vinicius: “Abbiamo fatto un buon lavoro perché oltre al suo talento ha aggiunto qualità nella corsa e nei movimenti. Ha fatto molti progressi e continua a farli. È più concentrato sul collettivo che sul singolo, cioè sulla vittoria della Champions League piuttosto che sui trofei individuali”.