Imanol Alguacil, tecnico della Real Sociedad, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League contro l’Inter. Queste – riprese da TMW – le sue dichiarazioni:
“Siamo pronti. Ma dobbiamo esserlo nel momento giusto, e il momento è domani. Per me non è il risultato, è il come si gioca, è sempre il come, indipendentemente dall’avversario. Non serve a niente farlo un giorno per fasi o momenti: serve regolarità e continuità per essere una squadra affidabile e di alto livello”.
Qual è la cosa più pericolosa dell’Inter?
“Preferisco non parlare dell’Inter, perché se parliamo delle sue forze o dei suoi grandi giocatori, alcuni potrebbero pensare che sia meglio non scendere in campo. Ma è esattamente il contrario, dobbiamo essere noi stessi. L’anno scorso hanno giocato la finale e avrebbero potuto vincerla, e stanno dominando in Serie A, ma dobbiamo scendere in campo con molto rispetto, umiltà e consapevolezza che si tratta della Champions League in casa nostra, qualcosa di speciale e diverso. Dobbiamo godercela, ma per competere”.
Cosa ti aspetti dallo stadio domani?
“Spero che tutti gli italiani che verranno domani lascino lo stadio dicendo: ‘Dio mio, questi baschi sono incredibili'”.
L’Europa è sempre l’Europa o cambia quando si tratta della Champions?
“È diverso, è la Champions League e ci sono le migliori squadre. L’Inter è candidata a vincere la Serie A, e tutti dovremmo essere consapevoli del valore dell’avversario”.
Qual è il suo atteggiamento nei confronti dell’Inter?
“Se riusciamo a portare fuori il miglior livello della nostra squadra, saremo competitivi. E allora potremo giocare per la vittoria”.
Come sta Oyarzabal?
“Mikel è speciale. Anche se non ha gli stessi numeri davanti alla porta che aveva prima dell’infortunio, non sta facendo male. In effetti, se Mikel non avesse svolto il lavoro difensivo che ha fatto al Bernabeu, non avremmo potuto contenere il Real Madrid come abbiamo fatto. Se diamo valore solo ai numeri, sbagliamo”.
E Umar Sadiq?
“Per ora penso che debba giocare Mikel in quella posizione. Ho la fortuna di avere molti giocatori, e non tutti sono al massimo della forma fisica: alcuni sono molto vicini, altri stanno bene, e altri ancora sono ancora lontani. La mia unica preoccupazione è schierare la migliore formazione possibile, e lo farò anche contro l’Inter”.
Che cosa dirà ai suoi giocatori?
“Non sono un attore. Questo lo dirò domani ai miei giocatori”.