⭐ Com’è andato l’esordio di Antony con il Manchester United

ANTONY MANCHESTER UNITED – Valutazione cospicua, così come consistente è la fiducia nutrita dall’allenatore nei suoi confronti. Non è un caso che il mandante del suo acquisto sia stato proprio Erik ten Hag, che nel nuovo Manchester United lo vede centrale. Quest’oggi Antony ha esordito con i Red Devils, in una giornata che difficilmente dimenticherà.

Partiamo dal più oggettivo ed evidente dei riscontri: il gol che, al 35′, gli ha permesso di baciare la maglia United per la prima volta. Una rete creata con una dinamica propria dell’intenso e qualitativo calcio di ten Hag (che la squadra sta poco a poco assorbendo e implementando): riconquista, rifinitura, cinismo nella conclusione. Segno della rinomata compatibilità tra il tecnico olandese e l’ala brasiliana, fattispecie che dall’Ajax potrà essere replicabile anche nel Teatro dei Sogni.

Detto ciò, cosa ci ha restituito la prestazione del classe 2000, sostituito da Cristiano Ronaldo al 58′ (in quello che è sembrato un elettrico passaggio di consegne)? La sensazione di essere al cospetto di un giocatore che, nel processo di rifondazione inevitabilmente intricato che sta vivendo il club, potrà iniettare gioia oltre che tanto talento. Spesso isolato sulla fascia destra, la sua zona di comfort, il brasiliano ha già avuto modo di tentare il suo “freestyle solo“, confezionato con una serie di finte all’apparenza poco concrete, ma in realtà fondamentali per trovare fiducia in un contesto certamente differente rispetto a quello vissuto in Olanda nella prima tappa europea della sua carriera.

Inevitabile vedere un calciatore ancora in parte “recintato“, non centrale in termini di protagonismo tattico e non perpetuo nella pericolosità che ne caratterizza il calcio. Antony ha comunque scaldato la propria verve e colpito con il mancino, trovando una rete fondamentale per permettergli di cominciare immediatamente il processo di rimozione del peso della valutazione economica da cento milioni che ne ha accompagnato l’approdo in terra inglese.

Old Trafford viene da anni in cui la ricerca di una nuova felicità ha portato su vie sdrucciolevoli, consegnate a cartoline grigie da inserire nell’album della propria – gloriosa – storia. Serviva un attore protagonista in grado di colorare diversamente il presente e il futuro di un sodalizio così importante per il calcio a ogni latitudine: tale identikit potrebbe aver trovato la precisa corrispondenza.

By Redazione PianetaChampions

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