Federico Balzaretti è il nuovo DS dell’Udinese; reduce dall’esperienza di Vicenza, non proprio brillante, l’ex terzino si è presentato toccando diversi temi. Di seguito le sue parole riportate da TMW.
“Un onore essere qui, un club dalla grande storia e che in Europa e nel mondo è sinonimo di innovazione. Quando è arrivata la chiamata del dottor Pozzo mi sono dovuto sedere un attimino, ai primi colloqui ero già contento per le prime interviste, come si suol dire, con una persona che nel calcio ha fatto tanto. Dopo qualche colloquio mi è stato detto che se avessi voluto mi avrebbero dato il ruolo di Responsabile dell’Area Tecnica, ne sono stato felice, è stato tutto rapido, è stato un sì detto dopo mezzo secondo. Sono i miei primi giorni, settimana scorsa ci sono state call solo via Zoom, sono qui da un paio di giorni con tanta voglia di iniziare questo nuovo percorso. Ho respirato subito una competenza straordinaria, un mix tra storia e uno sguardo rivolto verso il futuro, datemi il tempo di ambientarmi e di immergermi, porterò grande passione, la mia persona prima delle mie competenze, il mio entusiasmo. Ho finot la mia carriera da calciatore nel 2015 con grande sofferenza, smettere all’apice della carriera non è facile, ma ho subito tracciato una nuova strada e diverse figure mi hanno ispirato in ciò che volevo fare. Questo per me è un punto importante di partenza, sono ambizioso, non mi accontento, è un punto importante essere qua e questo club mi può aiutare a crescere ancora, darò molto, ma so che riceverò molto”.
Da calciatore che idea si era fatto dell’Udinese?
“L’Udinese tra le provinciali, chiamiamole così, è riconosciuta in tutto il mondo per il lavoro che fa nello scouting, nello sviluppo dei giocatori, nell’attenzione che mette nella loro crescita, nel tifo e in tutti gli aspetti che riguardano il mondo Udinese. La storia di un club va mantenuta viva, con l’idea sempre di migliorarsi, l’Udinese è sinonimo di professionalità, qualità, di innovazione da sempre nel calcio. Essere qui è motivo di grande orgoglio, porterò sicuramente le mie idee e il mio modo di lavorare, ma senza stravolgere l’anima forte di questo club, che deve assolutamente continuare, perchè fa parte del DNA stesso di questo club, con risultati importanti in questi anni”.
Cosa porta via dalle esperienze tra Roma e Vicenza?
“Tutto aiuta e tutto forma, la gavetta è fondamentale. L’ho fatta da calciatore e l’ho fatta da dirigente, sono giovane, devo imparare ancora tanto. RIngrazio la famiglia Rosso per l’opportunità che mi hanno dato, così come Massara e Sabatini, che per me è un papà, mi ha insegnato tanto, ringrazio Monchi che ora è all’Aston Villa. L’anno e mezzo di stop forzato mi ha fatto capire cos volevo fare, ognuno di noi pensa al suo futuro e a me piace fare questo. Mi piace avere una visione totale sul club, sulle mie idee, le mie competenze. Bisogna studiare tanto, viaggiare tanto, è cambiata la figura ormai del DS e del Responsabile dell’Area Tecnica. Sono in un club dove ho tante aree di compenteza. Ho preso il diploma da direttore sportivo subito, appena smesso di giocare, ho fatto il corso UEFA e poi esperienza, l’esperienza è importante, la B e la C a Vicenza mi hanno appassionato. Abbiamo comunque vinto una coppa in C, in B abbiamo recuperato dodici punti facendo quasi un miracolo sportivo. È stato bello, a me piace il calcio in tutte le sue forme, anche il lato televisivo aiuta, quello che è calcio a me piace, in tutte le sue forme”.
È tempo di mercato, cosa può dirci su Beto, Becao e le altre possibili uscite?
“L’Udinese è una società solida, non ha bisogno di vendere. Valorizzare i giocatori importanti ha fatto la storia dell’Udinese, ma non è una necessità vendere. Quando arriva un club il valore che dà a un nostro giocatore deve combaciare con quello che diamo noi, se arrivano offerte così ci si siede e si valuta quello che è il da farsi, sapendo che, ed è una delle forze del club, abbiamo un’area scouting straordinaria che sa sostituire i giocatori forti quando partono con altri giocatori forti”.
Rinnovo Pereyra?
“Stiamo aspettando, gli abbiamo fatto una proposta e aspettiamo una decisione, sappiamo che è un giocatore importante, è il capitano, un giocatore fortissimo. Dovesse avere la volontà di continuare saremo felicissimi, altrimenti sarà sostituito in modo adeguato”.