🔍 Dati da schiacciasassi, ma Bundes apertissima: cosa succede al Bayern Monaco?

Miglior attacco con ampio distacco, miglior difesa, 1 sconfitta in 18 partite. Sembrano i soliti dati del Bayern Monaco schiacciasassi, e in effetti lo sono, ma la classifica della Bundesliga è più aperta che mai. Con 37 punti in 18 partite, la squadra bavarese è prima ma ha solo 5 punti di vantaggio sull’Eintracht Francoforte che è in sesta posizione. Quali possono essere le cause di questo rallentamento che ha reso quello tedesco il campionato più combattuto tra i top europei?

Innanzitutto, la varietà e credibilità delle avversarie. Nessuna spicca sulle altre, anche a causa delle difficoltà incontrate dal Borussia Dortmund che sta sprecando un’importante chance, ma tutte hanno una media punti notevole. Non è banale che ben 5 club (Union BerlinLipsiaFriburgo e i già citati Eintracht Dortmund) si avvicinino ai due punti a partita. Il livello medio si è alzato (anche se probabilmente è calato quello delle piccole). Ciò giova non soltanto alla competitività, ma anche alla spettacolarità della competizione che vede tanti scontri di vertice regalare spettacolo, emozioni e incertezza.

L’altro fattore evidentemente determinante è la giovane età della rosa del Bayern Monaco. L’assenza di Sadio Mané pesa su un attacco orfano di Robert Lewandowski e il solo sorprendente Eric Choupo-Moting non può reggere da solo il reparto. Ad eccezione di Thomas Muller, non ci sono calciatori molto navigati a guidare la squadra. Inevitabilmente per difetto di carisma e abitudine alcune partite sono state pareggiate per eccessi di superficialità sotto porta o in fase difensiva. Quando la squadra riesce a indirizzare a proprio favore le partite domina e deborda, quando si confronta con l’equilibrio soffre e spesso cade.

L’ultimo elemento da tenere in considerazione è il calcio di Julian Nagelsmann. Il giovane allenatore prodigio propone una filosofia di gioco certamente avanguardistica, ma con un margine di rischio che ha pochi precedenti. Una squadra che spesso schiera 4 o 5 attaccanti di ruolo, in cui Lucas Hernandez Benjamin Pavard si sono riscoperti difensori centrali, in cui il solo Joshua Kimmich è chiamato (in assenza di Leon Goretzka) a dare equilibrio a centrocampo, non può che concedere qualcosa in più. Il fine è affascinante, ma il suo raggiungimento prevede certamente più ostacoli anche se si dispone di una corazzata.

Risulta molto probabile immaginare che alla lunga la superiorità della rosa a disposizione del Bayern Monaco farà la differenza, ma non per questo bisogna sottovalutare la crescita del movimento e i segnali di allerta che la compagine bavarese sta lanciando. Quest’anno la Bundesliga si prospetta più appassionante e avvincente che mai.

By Emanuele Garbato

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