🔮 Borja Valero: “Mi aspettavo l’exploit di Lautaro, ha avuto pazienza”

L’ex Inter Fiorentina Borja Valero ha parlato a Radio Serie A di alcuni dei temi dell’attualità calcistica.

Queste le dichiarazioni, raccolte da TMW:

“Mi sono divertito all’Inter. Era difficile per me vedermi in un’altra squadra italiana, pensavo che avrei finito nella Fiorentina poi per piccoli problemi con la direzione sportiva ho avuto questa occasione e me la sono goduta al massimo. Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che mi avevano detto, riportare l’Inter in Champions e piano piano il club è tornato ad essere importante. Ho un rapporto molto speciale con Spalletti, l’avevo conosciuto già a Firenze e mi ha voluto a tutti i costi all’Inter. Non posso che dire grazie a Spalletti, per me è stato un onore giocare per lui”.

Come lo vede in Nazionale?
“La sua scelta è figlia della voglia di dare una mano all’Italia e riportarla protagonista in una grande competizione. Un allenatore come lui funziona meglio con il lavoro settimanale, in Nazionale non è possibile ma credo che sia in grado di fare bene”.

Che cosa pensa di Conte?
“È stato veramente positivo, ha quella mentalità vincente a 360 gradi. A inizio stagione mi disse che non rientravo nei suoi piani e poi ho finito giocando quasi tutte le ultime 10 partite di campionato, preferendomi a Eriksen. Conte è un allenatore speciale per quello, perché non guarda in faccia a nessuno e questo stimola tutti a dimostrare in allenamento”.

Brozovic?
“È un giocatore speciale in tutti i sensi. Fuori dal campo ci divertivamo molto, faceva molto ridere e poi aveva questa malattia per le freccette e ci ha contagiati tutti, giocavamo sempre in ritiro e ce l’ho anche a casa.

Cosa pensa di Lautaro Martinez?
“Un po’ me l’aspettavo che avrebbe avuto questa crescita negli anni, in allenamento si vedeva che aveva un fuoco dentro. Al primo anno era chiuso da Icardi, ma ha saputo la pazienza di aspettare il suo momento. È diventato uno dei migliori attaccanti non solo della Serie A, ma di Europa, sa segnare da tutte le posizioni. E poi vedi che anche quando è in panchina ed entra nel secondo tempo, ha il fuoco per fare la differenza come si è visto a Salerno”.

La corsa scudetto?
“Sulla carta l’Inter ha qualcosina in più delle altre, è stata molto brava sul mercato, ha doppioni di altissimo livello in tutti i ruoli. Ovviamente il campionato è molto lungo, però credo che sarà una lotta fino alla fine con il Milan e forse con il Napoli, se riesce a tornare ai livelli dell’anno scorso ma non sarà semplice”.

Cosa pensa della Juve?
“Tutti la citano per lo scudetto perché non gioca le coppe, certo può essere un vantaggio ma questo non basta per vincere uno scudetto”.

Lukaku alla Roma?
“Non avevo dubbi che avrebbe segnato a raffica, in area fa la differenza. Non sappiamo al 100% come siano andate le cose questa estate, ovvio che nell’Inter ci siano rimasti un po’ male anche perchè hanno lasciato andare Dzeko, che avrebbe fatto molto comodo, sicuri di riavere Lukaku. Però le scelte dei giocatori vanno sempre rispettate”.

Il migliore allenatore che ha mai avuto?
“Dico Paulo Sousa, perché ha un gruppo di lavoro preparato, è molto coinvolgente nel creare gruppo. La sua carriera? Ha un carattere molto forte che forse gli ha impedito di fare una carriera più importante, ma da un punto di vista umano e tecnico-tattico, secondo me ce ne sono pochi così bravi”.

Cosa pensa della Fiorentina di oggi?
“Credo che possa arrivare tra le prime 6-7. Italiano aveva sottolineato fin dall’inizio l’mportanza degli esterni che facciano gol e l’exploit di Nico Gonzalez sta facendo la differenza. Italiano riesce a rendere imprevedibile il gioco con alcune novità tattiche, come il ruolo di Martinez Quarta”.

By Emanuele Garbato

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