Intervenuto sulle colonne di Repubblica, Edoardo Bove, attualmente in prestito dalla Roma alla Fiorentina, ha parlato anche del recente terzo approdo in carriera di Claudio Ranieri nella Capitale, glissando al contempo su un possibile ritorno nella sua squadra del cuore. Ecco quanto ripreso da VoceGiallorossa.it:
La Roma è il passato?
«Preferisco non commentare».
Neanche l’arrivo di Claudio Ranieri a Trigoria? Che cosa ne pensa?
«Racconto un aneddoto. Quando è arrivato a Roma ero davanti alla tv, guardavo Sky e a un certo punto compare Flavio a Fiumicino (Flavio Cobolli, tennista e amico d’infanzia di Bove, ndr). Gli mando un messaggio e gli dico: “Ma che stai a fa’?”. E lui: “Volevo esserci. Per me Ranieri è sempre stato speciale”. Questo per dire che secondo me, per i tifosi, è stata la scelta più giusta che potessero fare».
Parla già da dirigente sportivo. Ha già deciso quale sarà il suo futuro?
«Calcistico, sì. Voglio chiudere la carriera con la Boreale. Poi chissà, si vedrà. Quando sono passato alla Roma, la Boreale ha ricevuto il premio di formazione, un indennizzo economico per i piccoli club. Leandro con parte di quei soldi mi ha comprato la macchinetta per poter andare a Trigoria da solo. Ho sempre mantenuto i rapporti con i ragazzi e la famiglia Leonardi. Andavo a vedere le loro partite, vedevo i bambini allenarsi e pensavo che si potesse fare qualcosa di più. Allora ho proposto al presidente di comprare il centro sportivo e lui ha accettato con entusiasmo».
Ora ha ricambiato con questo progetto.
«Anche prima andavo al centro sportivo della Boreale. E portavo sempre magliette, palloni e scarpini. Li sottraevo, diciamo, a Trigoria. Siamo stati l’unica squadra di eccellenza a giocare le partite in casa con i palloni di serie A. Se lo sanno i magazzinieri della Roma mi ammazzano».