❗ Buffon sul razzismo: “Stadio visto come zona franca, percorso lungo”

Ospite di Alessandro Cattelan su Rai 2, il capodelegazione della Nazionale e leggenda del calcio italiano Gianluigi Buffon ha risposto a una domanda sul razzismo e a un’altra sulla situazione di Osvaldo.

Ecco le parole, riprese da AlfredoPedulla.com:

Lo stadio viene un po’ considerato un porto franco in cui ognuno può sfogare le proprie frustrazioni, il che è molto particolare. Il percorso per battere il razzismo è lungo ma è partito da parecchio tempo e qualche risultato positivo si è visto. Ogni tanto si ricade in qualche errore e polemica. L’importante è che se si sbaglia lo si faccia in buona fede e senza voler realmente ferire qualcuno perché a quel punto sarebbe molto grave. In linea di massima negli stadi e in molti ambiti sportivi dove c’è competizione si cerca di destabilizzare l’avversario e renderlo più ‘nudo’, colpendolo in un nervo scoperto. Questa è una sorta di scorrettezza perché nello sport dovrebbe vincere chi è migliore, non chi adopera dei mezzucci per crearsi dei vantaggi”.

Osvaldo? Ognuno di noi ha una propria vita privata, una propria intimità e sensibilità e conduce una vita al di là della luce dei riflettori che può dare soddisfazioni o farti soffrire. Analizzando la situazione di Osvaldo mi fa piacere che abbia espresso questa sua difficoltà, perché spesso le persone si chiudono in sé stesse e poi implodono. Ha fatto il primo passo per poter guarire”.

By Emanuele Garbato

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