Milan, attento ai sudamericani del Salisburgo: pericoli Capaldo e Fernando

CAPALDO FERNANDO SALISBURGO – Si avvicina l’esordio stagionale in Champions League per il Milan, impegnato domani sera in trasferta contro il Salisburgo. Una compagine, quella austriaca, parte di un noto macrocosmo, quello Redbull, con valori tecnici inevitabilmente da non sottovalutare.

Un impianto rodato

I concetti del Salisburgo beneficiano di una verticalità che, dall’alto degli Stati Generali del colosso cui appartiene, consegna dettami tattici e strategici che, per quanto da adattare al contesto di riferimento, seguono linee precise: intensità, aggressività, qualità e fluidità. Un calcio moderno, dunque. Non si può dire che l’allenatore Jaissle sia venuto meno a tale precetto. I dati certificati nel corso delle prime uscite in Bundesliga mettono ciò in risalto: 6 vittorie in sette partite, miglior attacco e miglior difesa. Una compagine, dunque, che sta cercando di rinnovare lo status di schiacciasassi, decisamente meritato in ambito locale, complici i nove campionati consecutivi vinti.

Le minacce per il Milan

Oltre le considerazioni sul gioco del Salisburgo, è inevitabile soffermarsi sugli elementi più pericolosi del sodalizio austriaco. La scelta è ricaduta su due profili, entrambi sudamericani: il brasiliano Fernando e l’argentino Nicolás Capaldo.

Attaccante dinamico e potente che alimenta la pericolosità offensiva del 4-3-1-2 tessuto da Jaissle, Fernando è un giocatore che potrà stressare la linea difensiva del Milan con la capacità di attaccare la profondità. Una dote che il classe ’99 sa affiancare ad altre soluzioni palla al piede, dato che in carriera ha avuto modo di giocare anche ala, posizione in cui ha maggiori possibilità di incidere tecnicamente nel match. Non è un calciatore estroso nell’accezione brasiliana del termine, ma è certamente valido in termini di qualità e, per concludere questa rapida elencazione delle sue caratteristiche, ha un destro che sa essere tanto affilato quanto chirurgico, motivo per il quale merita più di un occhio di riguardo.

Il percorso europeo di Nico Capaldo gli sta permettendo di aggiungere importanti pezzi al puzzle del suo stile. Prelevato dal prosperoso Boca Juniors, il giocatore tecnico e volitivo atterrato in Austria dall’Argentina viaggia verso la netta incisività nel gioco, contenuta in un protagonismo tecnico che probabilmente prima gli mancava. Mezzala di livello con e senza il pallone, sa inserirsi e condurre, smistare e rifinire. Atleticamente vispo, come testimonia (anche) il passato da terzino destro, il ventitreenne ’98 andrà seguito in una maniera tale da non agevolarne la vena creativa. Importante conclusione, a sottolinearne la completezza sempre più acquisita: siamo al cospetto di un giocatore che, oltre a cercare e creare spazi per associarsi con i compagni, è molto bravo e presente quando bisogna interdire.

Nonostante l’evidente superiorità del Milan, che dovrà far valere il proprio status da squadra di prima fascia, il Salisburgo ha dimostrato di sapere come mettere in difficoltà gli avversari. Attenzione, dunque, a non ridimensionare le possibilità di questa squadra coriacea e inebriante, compatta e qualitativa.

By Redazione PianetaChampions

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