🔴⚫ Cardinale: “Nuovo stadio entro 5 anni. Ricavi extra campo mai così alti”

Il patron del Milan Gerry Cardinale ha parlato a Class Cnbc a Washington in una serata in cui era presente anche il presidente USA Joe Biden.

Queste le dichiarazioni, raccolte da TMW:

“Fino a qui tutto bene ma è presto. La squadra è nostra da circa un anno e io ho quasi solo osservato, volevo assicurarmi di non arrivare col modo americano, con le pistole spianate. La squadra che ci ha preceduto ha fatto un ottimo lavoro nella gestione e nel portare il Milan ad un buon punto. I milanesi e gli italiani sono stati fantastici, abbiamo fatto dei cambiamenti ma siamo lì per fare del bene dentro e fuori dal campo”.

E’ possibile trasferire il suo modello di business nel Milan?
“Si può, faccio questo da 30 anni con successo, è possibile ma dovrà essere italianizzato. La squadra è una partnership coi tifosi, è diverso che in America. Ma le cose fondamentali come le prestazioni in campo sono un fenomeno globale e porteremo le nostre migliori pratiche dall’America. E’ questo ciò che la gente dovrà aspettarsi”.

Quale modello da poter importare anche in Lega?
“Ho lavorato molto nei media sportivi, ci sono due strade: o continuare a lavorare con le società media tradizionali, o creare la propria media company. Con qualcuno come RedBird al fianco, questa seconda opzione è sicuramente da tenere in considerazione. Il mondo dei media sportivi sta diventando complicato, ci sarà un consolidamento, i diritti stanno aumentando, le aziende del settore dei media sono preoccupate e dovremo trovare modi diversi per massimizzare il valore dei nostri contenuti”.

Media company della Lega o del Milan?
“Parlo di Lega, ma sono uno su venti. Noi possiamo essere utili agli altri proprietari, ma parlo di tutta la Lega. La nostra capacità di unirci e pensare in modo creativo alla distribuzione dei contenuti sarà fondamentale. Da quando ho comprato il Milan ho ricevuto più interessi dall’America piuttosto che dall’Italia”.

Quali sono le prospettive?
“C’è tanta disparità fra la Premier ed il resto del continente. Ci sono solo due proprietari istituzionali e investitori in Europa, RedBird ed il Qatar a Parigi. In Inghilterra la proprietà istituzionale è sovrana e di gran lunga maggiore. Quindi credo ci siano possibilità per investitori americani di entrare nella Serie A, mentre in Inghilterra potrebbero essere esclusi dal mercato. In America ci sono proprietari che sono entrati e molti sono amici, hanno capito che l’Italia merita di tornare ai vertici del calcio europeo. Il Milan ha il secondo maggior numero di Champions dopo il Real, dobbiamo tornare lì, ai tempi di Berlusconi proprietario e vogliamo farlo ora. Il mondo è cambiato, il mio compito è quello di trovare un nuovo modo di procedere”.

Il Milan in utile dopo tanti anni?
“Non posso prendermi i meriti, è un lavoro di squadra. C’è stata continuità, Elliott ha fatto un lavoro straordinario. Arrivare lontano in Champions cambia le carte in tavola, il nostro sguardo è rivolto allo Scudetto ma bisogna passare anche dalla Champions, i nostri ricavi fuori dal campo non sono mai stati così alti”.

Il nuovo stadio è uno degli asset nei vostri interessi?
“E’ un altro strumento da utilizzare, è importante per il Milan e per i tifosi, voglio dargli la prossima Scala del calcio europeo. Se lo faremo con successo avrà un grande impatto anche sull’Italia, San Donato sarà il luogo dove lo faremo. Sarà un progetto quinquennale”.

By Emanuele Garbato

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