Casadei capocannoniere del Mondiale U20: tutti i calciatori che hanno vinto il titolo

Cesare Casadei, talento scuola Inter di proprietà del Chelsea, è attualmente il capocannoniere del Mondiale U20 in corso. Casadei conduce la classifica marcatori con 4 reti messe a segno: con l’Italia qualificata agli ottavi di finale, il classe 2003 (che è rigorista) ha l’occasione di lasciare nuovamente il segno. Dalla sua prima edizione (1977), il Mondiale U20 ha visto come capocannonieri vari giocatori: alcuni si sono affermati diventando dei campioni, altri dopo un fuoco di paglia sono caduti nell’anonimato.

TUTTI I CAPOCANNONIERI NELLA STORIA DEL MONDIALE U20

1977: Guina (Brasile). Inizia la carriera nel 1976 e la chiude nel 1993, in cui gioca con le maglie dei club Botafogo, Vasco da Gama, Elche, Mauaense.

1979: Diaz (Argentina).Attuale tecnico dell’Al-Hilal, Ramon Diaz ha giocato in Italia con le maglie di Inter, Fiorentina e Napoli.

1981: Loose (Germania Ovest). Gioca nel Borussia Dortmund e nel Fortuna Düsseldorf. Segna in tutto 308 gol con i due gol.

1983: Geovani (Brasile). Gioca principalmente in Argentina e in Brasile (Vasco da Gama, Desportiva, Tigre) ma annovera nel curriculum un’esperienza a Bologna nella stagione 1989/90.

1985: Müller (Brasile). Cresce calcisticamente in Brasile (San Paolo), ma anche esperienze in Italia a Perugia e a Torino. Gioca anche con il Palmeiras, Cruzeiro, Santos e Corinthians.

1987: Witeczek (Germania Ovest). Gioca eslusivamente in Germania, tra il 1986 e il 2005. Gioca in squadre come Bayern Monaco e Borussia Moenchengladbach.

1989: Salenko (URSS). Alterna esperienze in Russia, Spagna, Scozia e Ucraina. Veste le maglie di tre Nazionali: URSS, Ucraina e Russia.

1991: Scerbakov (Russia). La sua carriera dura pochissimo. Inizia con lo Shakhtar Donetsk nell’89 e si ritira nel ’94 allo Sporting Lisbona.

1993: Adriano (Brasile). Gioca 20 anni esclusivamente in Brasile. Esperienze con le maglie di Botafogo, San Paolo, Recife, Atletico Mineiro e Atletico Nacional.

1999: Pablo (Spagna). Inizia con la Real Sociedad, ma la sua carriera è legata all’Athletic Bilbao. Segna 88 gol con i baschi, in un totale di 445 presenze.

2001: Saviola (Argentina). Vanta 49 reti con la maglia del Barcellona e vari premi vinti con la maglia dell’Aliceleste. Vince un Mondiale U20, un argento alla Confederations Cup e un secondo posto in Copa America.

2003: Dudu Cearense (Brasile). Alterna esperienze in giro per il mondo, dal Rennes al CSKA Mosca, passando per l’Olympiakos, l’Atletico Mineiro e il Fortaleza. Vince un Mondiale U20 e una Copa America.

2005: Messi (Argentina). Non ha bisogno di presentazioni. Uno dei più forti calciatori della storia (se non il più forte). Dopo una vita con la maglia del Barcellona passa al PSG, ma le recenti frizioni con il club parigino potrebbero portare al ritorno dell’argentino in Catalogna.

2007: Agüero (Argentina). Il Kun è una leggenda del calcio moderno: vince una Copa America e il Mondiale U20 con l’Argentina, ma vanta un’esperienza decennale al Manchester City (184 gol) e 84 reti con l’Atletico Madrid. Chiude la carriera con una sfortunata parentesi al Barcellona (1 gol e 4 presenze).

2009: Adiyiah (Ghana). Una carriera con molti bassi e pochi alti. Gioca nel Partizan e nel Feyenoord, per una brevissima parentesi è anche in Italia con Milan e Reggina. Ma finisce presto nell’anonimato.

2011: Lacazette (Francia). Uno dei calciatori più forti della storia della Ligue 1. Colleziona 126 gol con la maglia del Lione e 54 con l’Arsenal.

2013: Assifuah (Ghana). Come il connazionale, Adiyiah sparisce dai radar dopo qualche impulso al Sion e al Le Havre.

2015: Kovalenko (Ucraina). Comoscenza del calcio italiano, cresce con lo Shakhtar Donetsk prima di vestire le maglie di Atalanta e Spezia (43 presenze finora con i liguri).

2017: Orsolini (Italia). Promettente ala destra, Orsolini cresce nell’Ascoli prima di passare all’Atalanta. Ma il vero exploit avviene a Bologna: in maglia rossoblù, orsolini segna 40 gol in 174 presenze ma il dato potrebbe presto aggiornarsi.

2019: Haaland (Norvegia). Uno dei calciatori più forti in attività. Per molti il norvegese si gioca lo scettro con Kylian Mbappé, anche se i numeri del gigante del Nord parlano chiaro. Esplode letteralmente al Salisburgo a fine 2019 (con 17 gol in 16 presenze) e viene acquistato dal Borussia Dortmund. In Germania, Haaland segna 62 reti in 67 apparizioni. Numeri paurosi. nella scorsa stagione è approdato al Manchester City con un impatto devastante. Sono già 36 i gol segnati dal classe 2000 (in 35 gare giocate). Quasi un gol per partita dal 2019 a oggi. Potenzialmente, abbiamo a che fare come uno dei più grandi calciatori della storia (ma sarò solo il tempo a dircelo).

By Pietro Galliano

Classe 2003, amante del calcio in ogni sua forma, aspirante telecronista e giornalista sportivo.

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