L’attaccante dell’Empoli Lorenzo Colombo ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport riportata da TMW.
“Col Milan non avrei dovuto nemmeno partire, c’era già l’Empoli in ballo. Ho giocato con libertà e mi sono divertito. E ho visto da vicino la punta in assoluto più forte dei nostri tempi: Erling Haaland. Ha addosso una specie di aura, quando prende palla senti che a breve segnerà. Sembra un robot.
Siamo partiti bene, ma cosa più difficile è continuare quando la palla scotterà di più. Anche a Monza ero partito così e poi non è finita nel migliore dei modi. Empoli è una rivincita per me, un’opportunità per dimostrare a me stesso che ho capito gli errori. Li ho scelti perché li ho visti proprio convinti. Io avevo bisogno di risentirmi importante”.