UMTITI LECCE – Soltanto 4 anni fa Samuel Umtiti alzava al cielo la Coppa del Mondo, vinta da titolare in Russia con la Francia. Il classe 1993 oggi per ridare verve alla propria carriera è invece costretto a lasciare il Barcellona e rimettersi in gioco in una neopromossa della Serie A quale il Lecce. Al netto della genialata del direttore Pantaleo Corvino (i salentini non pagheranno lo stipendio del difensore, ma solo eventuali bonus legati alla sua resa), il trasferimento del difensore centrale è un evento che fa riflettere.
Dalla vittoria del Mondiale in poi il calciatore ha disputato appena 49 partite col club catalano ed è stato schierato titolare 4 volte da Didier Deschamps in Nazionale. Il motivo non va ricercato in un crollo dal punto di vista prestazionale, ma in una serie di sciagure fisiche che ne hanno minato l’integrità e le caratteristiche.
Nei suoi giorni migliori infatti Umtiti è stato tra i migliori marcatori al mondo. Esondante per potenza fisica, capacità di anticipo e determinazione nei contrasti, riusciva ad abbinare a tali doti anche una spiccata lettura del gioco e l’innata qualità di saper fare reparto con qualsiasi compagno a prescindere dalle altrui prerogative. Queste attitudini l’avevano portato dal Lione a un top club.
A martoriare il calciatore sono state le ginocchia. Inevitabile che problemi di questo tipo abbiano modificato anche il suo modo di intendere il gioco e lo abbiano privato dell’esuberanza che contraddistingueva le sue giocate. Anche se gli sarà difficile tornare quello di prima, da integro si tratterebbe di un acquisto che amplificherebbe clamorosamente le chance di salvezza del Lecce.
Chi ha giocato a certi livelli distinguendosi per la conoscenza di tutti gli aspetti di questo sport può dare un boost impressionante a una squadra giovane e inesperta. Sulla sua esperienza internazionale la società giallorossa ha deciso di scommettere e se i guai fisici lasceranno in pace Samuel Umtiti è molto probabili che la scelta sarà premiata.
