Roberto D’Aversa, allenatore del Lecce, ha commentato in sala stampa il k.o. interno maturato contro il Torino col punteggio di 1-0.
Queste le dichiarazioni, raccolte da TMW:
Qual è la sua analisi?
“Per me non è una sconfitta positiva, quando si perde non c’è un aspetto positivo. Nel primo tempo quando crei tre occasioni da gol clamorose e non concretizzi, poi concedi un gol con degli errori, è normale andare in difficoltà. Il Torino è attrezzato ed esperto, sia con la gestione del pallone che con le perdite di tempo. Quando crei le situazioni per far gol devi cercare di sfruttarle. Il rammarico è aver concesso i tre punti all’avversario con il minimo sforzo”.
Cosa succede a Gonzalez?
“Non giocava da tanto tempo, a Udine è entrato bene, non credo che sia stata solo la sua prestazione a far vincere il Torino, chiaramente analizzeremo la situazione del gol dal punto di vista anche della malizia. Andare sul singolo però non fa parte del mio modo di pensare”.
La vittoria manca da qualche partita
“Il risultato è una benzina importante per il lavoro quotidiano. Se ora siamo in questa posizione di classifica ce lo siamo meritato sul campo. Meritavamo il vantaggio nel primo tempo, se avessimo segnato sarebbe stata una partita diversa. Giocare contro una squadra fisica che ha avuto 48 ore in più per preparare la partita può incidere, ma alla fine siamo andati in crescendo. Affrontavamo una squadra brava a giocare gli uno contro uno. Buongiorno era fuori da tanto tempo ma ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore”.
Si rimprovera qualche cambio?
“Nel momento in cui è entrato Dorgu il modulo è cambiato, perché Sansone e Oudin dovevano lavorare sotto la punta. Non è il cambio modulo che ti fa riprendere la partita. Con Dorgu e Strefezza dovevamo lavorare in ampiezza per poi cercare di sfruttare la zona centrale per i trequartisti. Abbiamo commesso errori tecnici al cross, spesso e volentieri prendevamo l’avversario. Dal punto di vista dell’atteggiamento non si può rimproverare nulla, dal punto di vista della pulizia tecnica invece si può fare meglio”.
Il Lecce ha peccato di intensità?
“Credo che ci sia sempre stata, anche col Napoli la squadra ha lavorato in maniera intensa. Ci sono dei numeri fisici impressionanti, a Udine abbiamo avuto 2,7 km di alta intensità. Questa squadra spinge. Se commetti errori e inizi a uscire a vuoto poi vai in difficoltà. Bisogna poi considerare che quando si gioca il lunedì con grande intensità e poi si rigioca il sabato non è facile”.