Fiorentina, una nuova freccia nell’arco di Italiano: alla scoperta di Dodò

DODO FIORENTINA – Salutato uno dei perni dell’ottima scorsa stagione viola, ovvero Alvaro Odriozola (di rientro al Real Madrid), la Fiorentina, per sostituire il forte laterale destro iberico, ha virato su uno dei profili maggiormente interessanti nell’intero panorama calcistico europeo: Domilson Cordeiro dos Santos, noto più semplicemente come Dodò, terzino brasiliano reduce da annate di ottimo livello allo Shakhtar Donetsk. 

Fiorentina, una nuova freccia nell’arco di Italiano: alla scoperta di Dodò

Nato nell’autunno del 1998 a Taubaté, comune dello Stato di Sao Paulo, Dodò muove i suoi primi passi a livello giovanile nel Coritiba, compagine con la quale esordisce nel 2016 nel Campeonato Brasileiro, collezionando, durante la sua avventura in biancoverde, 19 presenze nel massimo campionato brasiliano e 26, l’anno successivo, nella relativa seconda divisione nazionale vincendo, nel 2017, anche il Campionato Paranaense.

A Gennaio del 2018 arriva la prima grande opportunità della sua carriera: l’Europa e, nello specifico, lo Shakhtar Donetsk. Gli ucraini, prima lo prelevano per una cifra vicina ai 2 milioni di euro, poi lo mandano in prestito ai portoghesi del Vitoria Guimaraes, per poi riaccoglierlo nel 2019, elevandolo a uno dei profili maggiormente stuzzicanti del sempre effervescente, e talentuoso, organico delle Talpe. Dopo due campionati ucraini, una Coppa d’Ucraina e una Supercoppa, e anche a causa di una situazione decisamente inattesa dovuta all’insorgere del conflitto Russia-Ucraina, Dodò viene acquistato nelle scorse settimane dalla Fiorentina per una cifra complessiva vicina ai 18 milioni di euro. Somma, a primo impatto, decisamente rilevante, ma per certi versi anche conveniente (ammorbidita dalla “fuga” dei calciatori dall’Ucraina), considerato che solo qualche mese fa il Bayern Monaco era arrivato a metterne sul piatto addirittura 30, salvo poi non riuscire ad assicurarsi le prestazioni del calciatore.

Il classe 98′ rappresenta, almeno sulla carta, una pedina che appare convolare a nozze con la moderna idea di calcio di Vincenzo Italiano. Grandissima velocità, ottima tecnica e costante spinta sul fronte offensivo nell’arco dei 90 minuti: un mix di caratteristiche in perfetta sintonia con l’idea di calcio intenso, aggressivo e verticale dell’ex trainer di Trapani e Spezia, per molti versi simile a quello praticato, e conosciuto, dal calciatore sotto le diverse gestioni di Luis Castro, Paulo Fonseca e Roberto De Zerbi. La buona qualità tecnica del terzino sudamericano potrebbe poi rivelarsi anche un’ottima arma per quanto concerne la fondamentale costruzione dal basso attuata da parte dei viola, portando lo stesso divenire uno dei principali “registi” della manovra gigliata e uno degli elementi maggiormente a proprio agio nella proposta fortemente offensiva dei suoi, quasi sempre caratterizzata da una difesa decisamente alta richiesta parte del trainer nato a Karlsruhe.

Anche i numeri del ragazzo sembrerebbero parlare per lui: nella stagione 2020/2021, l’ultima giocate per intero in Ucraina per i tristi motivi di cui sopra, Dodò ha collezionato 2 reti e ben 7 assist in 23 presenze, a testimonianza del profondo apporto offensivo che il ragazzo è in grado di garantire, e dell’importante numero di servizi che lo stesso sarà chiamato a fornire in favore dei compagni: a Luka Jovic, in tal senso, potrebbe scappare un bel sorriso con l’arrivo del nuovo motorino brasiliano, pronto a prendersi le chiavi della fascia destra viola.

 

By Nicola Cosentino

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