DZEKO INTER FUTURO – Con Romelu Lukaku a un passo dal ritorno in nerazzurro, e il succulento parametro zero Paulo Dybala sempre in cima alla lista dei desideri di Beppe Marotta e Piero Ausilio, in casa Inter vi è la necessità di comprendere in che modo far spazio ai due sopracitati pesi massimi offensivi nel già super trafficato attacco meneghino.
Necessario sarà, in tal senso, sfoltire il pacchetto avanzato di Simone Inzaghi con la partenza di almeno due tra Edin Dzeko, Joaquin Correa, Alexis Sanchez e – molto più improbabile – Lautaro Martinez, oltre a quella del “fantasma” Felipe Caicedo. Tra i nomi poc’anzi citati, la situazione relativa all’esperto centravanti bosniaco appare decisamente quella più incerta.
La stagione del bosniaco
Il Cigno di Sarajevo, nella sua prima stagione con la Beneamata, ha messo a referto 17 reti e 10 assist in 49 presenze in tutte le competizioni. Numeri sicuramente più che buoni per un centravanti classe 86′, ma che non raccontano del tutto la particolare annata vissuta all’ombra del Duomo da parte dell’ex Roma, Manchester City e Wolfsburg. Un inizio monstre, anche sul piano realizzativo, che sembrava potesse non far rimpiangere l’amara partenza di Big Rom direzione Chelsea: tuttavia, con il passare delle giornate, il trend in termini di efficacia sotto porta del centravanti ha subito un’oggettiva flessione, sfociando nella convinzione che quest’ultimo, nonostante incarni le vesti un calciatore di elevata levatura, non potesse essere ciò che il belga ha rappresentato nel precedente biennio Contiano.
Caratteristiche, peculiarità e carte d’identità differenti, ovviamente, ma una convinzione che comunque, con il passare delle settimane, si è sempre più alimentata, soprattutto nel periodo post-derby che ha visto i nerazzurri crollare sul piano del rendimento, con appena 7 punti in 7 partite che hanno fortemente condizionato la corsa scudetto e che hanno fatto percepire la mancanza di un vero trascinatore lì davanti, di un’evidente scarsa compatibilità con Lautaro Martinez, probabilmente abbastanza simili in alcuni tipi di movimenti e poco in sintonia nelle diverse zone di campo da occupare, e da molte occasioni di un certo rilievo clamorosamente non capitalizzate da parte del 36enne.
Decisamente meglio – in linea con le caratteristiche uniche dello stesso – nell’abbassarsi in fase di impostazione, nel capovolgere il gioco con precisi e funzionali cambi di gioco per gli esterni e nel creare i presupposti per gli inserimenti delle mezzali, tant’è che l’ottimo coinvolgimento di Calhanoglu e Barella in termini di goal e assist trova terreno fertile anche nel grandissimo lavoro oscuro egregiamente svolto dal bosniaco.
Inter, quale futuro per Edin Dzeko?
La domanda sorge spontanea. Continuare l’avventura in nerazzurro, qualora anche Paulo Dybala dovesse accasarsi all’Inter, significherebbe – dopo tanti anni – non rappresentare più uno degli elementi centrali della rosa ma accontentarsi del ruolo di “riserva di lusso”. Uno status quasi mai praticamente associato al profilo di Edin e che potrebbe spingere costui a lasciare, dopo appena 12 mesi, Milano al fine di sposare una causa che potrebbe metterlo ancora al centro del progetto e dell’undici iniziale.
Possibilità che – complice la presenza di un signore come Karim Benzema – difficilmente potrebbe essergli garantita dal Real Madrid. Sicuramente più convincente, in tal senso, la potenziale destinazione Juventus, a caccia di un’alternativa importante ad Alvaro Morata come spalla di Dusan Vlahovic, e a più riprese in passato vicina al bosniaco.
Soluzioni sulla carta ideali, invece, sarebbero rappresentate da Fiorentina e Valencia le quali metterebbero l’attaccante scuola Željezničar al centro del proprio progetto e ne farebbero dello stesso la risorsa principe dei rispettivi attacchi.
[…] la squadra con un potenziale centrocampista in meno. In partenza due tra Alexis Sanchez, Edin Dzeko e Joaquin […]