La seconda vita di Eriksen: dal dramma al Manchester United

ERIKSEN SECONDA VITA – A volte basta davvero un attimo: un minuto prima ci sei, un minuto dopo non ci sei più. Lo sa bene Christian Eriksen, che in un tardo pomeriggio di giugno al “Parken Stadium” di Copenaghen, davanti ai suoi tifosi e alla sua famiglia, ha visto tutta la vita scorrergli davanti agli occhi. In quegli attimi il buio in campo e sugli spalti: il 10 crolla al suolo con lo sguardo spento, Kjaer scatta come un felino per tirargli la lingua ed evitare il soffocamento, entrano i medici a fargli il massaggio cardiaco, tutti i giocatori danesi si schierano in cerchio a protezione del compagno, c’è chi piange e chi prega tra i tifosi di Danimarca e Finlandia, uniti nel dolore. Dopo minuti concitati, Eriksen viene trasportato in barella, destinazione ospedale. Arriva la notizia che tutti aspettavano: Christian sta bene ed è cosciente.

La seconda vita di Eriksen: il calcio nel suo destino

Messo il peggio alle spalle, c’è una sola cosa da fare: ripartire. E la risalita di Eriksen verso la vetta è stata molto rapida. D’altronde parliamo di un vero campione, dotato di classe e tecnica in dosi industriali. Lo scudetto vinto con l’Inter porta anche la sua firma. Nonostante le difficoltà iniziali di ambientamento e soprattutto tattiche, il ragazzo nordico è riuscito a scalare le gerarchie, facendo breccia nel cuore di Antonio Conte, il quale lo aveva inizialmente messo ai margini delle sue idee. Testimonianza di un fuoriclasse con mentalità da vendere.

La favola con i nerazzurri si è però interrotta troppo presto a causa dell’avverso destino. Le norme infatti non consentono in Italia di giocare a chi si fa impiantare un defibrillatore sottocutaneo (che regolarizza l’andamento del cuore). Pratica che accomuna diversi atleti, come ad esempio l’olandese Daley Blind, tornato regolarmente a calcare l’erba a seguito di un malore, grazie proprio ad un piccolo impianto “salvavita”. Trascorsi diversi mesi in riabilitazione, Christian il 31 gennaio 2022 ha firmato un contratto di 6 mesi con il Brentford. Opportunità sfruttata in pieno: 938′, 11 presenze, 1 gol e 4 assist con cui ha contribuito alla salvezza tranquilla dei “Bees”, piazzatisi al 13° posto in classifica. A marzo viene convocato in Nazionale, tornando al gol contro l’Olanda e la Serbia. I pianti e le preghiere si sono trasformati in gioia e sorrisi.

Prestazioni, quelle del nativo di Middelfart, che hanno attirato l’attenzione di diversi club, inclusa una big europea. Il Manchester United, infatti, complice anche l’approdo di ten Hag, ha scelto di puntare fortemente su Christian. Volontà reciproca confluita in un accordo verbale tra le parti. Il classe ’92 sosterrà le visite mediche in settimana, prima di sottoscrivere il contratto con i Red Devils. Il destino è stato rimesso in carreggiata, adesso inizia un nuovo capitolo. Lunga vita al calcio!

By Pasquale Ucciero

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