La tanto odiata – quantomeno da parte dei tifosi – sosta per le Nazionali rappresenta spesso e volentieri il momento perfetto per i club in difficoltà per provare a dare una scossa alle proprie squadre con nuova linfa in panchina.
Quella di novembre da poche ore al via non ha fatto eccezione, con Roma e Lecce che hanno deciso di esonerare Ivan Juric e Luca Gotti per provare a ribaltare il trend di un inizio di stagione tremendamente negativo.
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Cronache di Spogliatoio ha condotto un’interessantissima analisi relativa all’impatto dei tanti cambi di allenatore registrati in Serie A dalla stagione 2021-2022: è emerso che, nel 69% dei casi (23 su 33) di tecnici che hanno guidato le relative squadre per almeno tre partite, la media punti delle stesse ha registrato un miglioramento.
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Esistono poi anche fattispecie apparentemente simili, ma che hanno riscontrato esiti differenti: nella passata stagione, ad esempio, Empoli e Udinese hanno alternato tre diversi coach, raggiungendo all’ultima giornata la salvezza grazie a un corposo miglioramento, sempre in termini di media punti, da parte di Davide Nicola e Fabio Cannavaro rispetto ai predecessori.
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Lo stesso numero del Napoli che, però, ha chiuso al decimo posto un’annata post-Scudetto a dir poco da dimenticare: Rudi Garcia, infatti, fece paradossalmente “meglio” di entrambi i successori (Mazzarri e Calzona).