GALTIER PSG – Dopo anni di spese esuberanti per quanto riguarda l’acquisto dei calciatori, nessuno avrebbe immaginato che il Paris Saint-Germain avrebbe affidato la propria panchina a un allenatore privo di esperienze importanti a livello europeo come Christophe Galtier. Il trainer francese subentra a Mauricio Pochettino e chiude il cerchio dei nomi illustri avvicendatisi nella Capitale con l’obiettivo, mai raggiunto, di vincere la Champions League.
🤝 Christophe Galtier to #PSG
🏆 He guided Lille to the title in 2021 and has been named manager of the year x3 in Ligue 1. Will he be able to bring that elusive #UCL to Paris? pic.twitter.com/8GlbTFdjVv
— OddAlerts.com (@OddAlerts) July 5, 2022
Cinquantacinquenne con un passato da calciatore al Marsiglia, ha iniziato la propria carriera da allenatore al Saint-Etienne (subentrando a dicembre 2009 dopo essere stato vice) ed è rimasto in carica per un numero di anni impressionante per il calcio moderno: quasi 8. Col club della Loira ha partecipato a tre edizioni consecutive dell’Europa League, contribuendo in maniera decisiva alla crescita di una realtà media anche e soprattutto con la vittoria in Coupe de la Ligue. Il suo principio, confermato nel resto della carriera, è stato quello della difesa a 4. Ha invece variato spesso, come inevitabilmente accade nel calcio moderno, lo schieramento offensivo.
La seconda esperienza, la più importante della carriera prima della chiamata di Nasser Al-Khelaifi, la vive in col Lille. Comincia ancora da subentrante, poiché viene ingaggiato a fine 2017 e apre un ciclo di clamorosa importanza chiusosi con lo scudetto conquistato ai danni della sua nuova società nel 2020/21. Vincere in Francia in era di sceicchi è sempre un impresa, lui è stato in grado di realizzarla. Col LOSC si è inoltre affermato come valorizzatore di giovani talenti: da Rafael Leao a Victor Osimhen passando per Jonathan David, diamanti grezzi si sono affinati grazie alla sua guida. Da non dimenticare la crescita esponenziale che anche un certo Pierre-Emerick Aubameyang ha vissuto durante i fasti biancoverdi con lui.
A sorpresa, dopo il successo, ha scelto un progetto di dimensioni ridotte sposando la causa del Nizza. In Costa Azzurra ha comunque sfiorato la Champions League, concludendo a pari punti col Rennes quarto la stagione ma pagando la differenza reti a sfavore. La fama di integralista del 4-4-2 se l’è costruita proprio nell’ultima annata, prediligendo tale sistema di gioco sulla base dei calciatori a propria disposizione. In carriera, tuttavia, ha sempre dimostrato di saper mettere al centro dei propri piani il talento, facendo sbocciare tutti i sopracitati incentivandoli ad esprimere le rispettive migliori caratteristiche.
Christophe Galtier al PSG è certamente una scelta coraggiosa, ma alla luce del suo background è difficile ritenerla errata. Con 0 esoneri e ottimi risultati nei tre club francesi allenati si è costruito in patria una solidissima reputazione. Toccherà a lui, ora, dimostrare di essere all’altezza di un palcoscenico internazionale fino a oggi soltanto sfiorato.