❗ Gasperini: “In finale tocca ai migliori, ma ci hanno tolto Scamacca. Vogliamo vincere”

Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha presentato in conferenza stampa la finale di Coppa Italia contro la Juventus in programma domani.

Ecco le parole, raccolte da TMW:

Che differenza c’è con l’Atalanta di prima? Cosa significherebbe vincere un trofeo?
“Ho sempre pensato che la Coppa Italia fosse l’unico trofeo per l’Atalanta, in quanto Scudetto e Champions erano distanti. E invece è la terza volta che arriviamo in finale: le altre due non sono andate bene ma siamo testardi e insistiamo. Impensabile l’Europa League ma i ragazzi sono stati splendidi e hanno fatto un percorso incredibile, al quale ora manca l’ultimo miglio. Vogliamo vincere la finale”.

A Liverpool la svolta della stagione?
“Una delle svolte, anche se noi pensiamo sempre a percorsi differenziati. A Liverpool abbiamo avuto la consapevolezza di arrivare in finale, ma per la Coppa Italia è stata Milano con il Milan”.

Guardiola le ha fatto i complimenti.
“Guardiola è un amico (ride, ndr). Lo ringrazio… Le partite che abbiamo dovuto affrontare in stagione hanno dato autostima alla squadra e domani incontriamo chi ha il valore delle primissime, anche se in campionato non ha fatto i risultati che si aspettava. Liverpool, Marsiglia e Sporting ci hanno dato forza, così come la vittoria sulla Roma in campionato dell’altra sera. Aver giocato tanto ci ha aiutato, pur avendo tolto delle cose. Merito ai giocatori per aver avuto la volontà di giocare ogni tre giorni da febbraio in poi. Hanno raggiunto la capacità di rigenerarsi che li ha portati a questa stagione incredibile”.

Stavolta una finale che potrebbe vincere.
“Sono passati solo 5 anni ed è motivo di grande orgoglio perché di quella squadra ne sono rimasti pochi. Abbiamo modificato nel tempo, ci sono state una seconda e ora una terza Atalanta. Ma sempre con spirito, motivazioni e identità: questo è un gruppo che ha bruciato le tappe. La cosa per me importante è che l’Atalanta si posiziona su una fascia che le permette di giocare spesso queste partite. Dobbiamo sempre guardare in alto, il desiderio di migliorare ci porta poi a stare stabilmente in zone alte”.

Queste è l’Atalanta più forte mai allenata? Il ruolo di favoriti è un peso?
“Se sarà l’Atalanta più forte lo vedremo più avanti, sicuramente è un’Atalanta giovane e che può diventare ancor più forte. Non è facile rinnovarsi e rimanere competitivi. E sul favorito… Di sicuro arriviamo con grande entusiasmo e la Juventus ha avuto risultati sotto le loro aspettative in queste settimane, ma rimane una squadra indubbiamente forte”.

Qualche peculiarità sulla partita di domani?
“Ogni partita è diversa, non ci illudiamo che possa essere simile a quella con la Roma. Tatticamente l’assenza di Scamacca ci costringerà a provare altre soluzioni e di questo sono dispiaciuto. Non tanto per me quanto per lui, è stato privato di una finale… E lì devi portare i giocatori migliori, non toglierli. Forse dovremmo adeguarci al resto d’Europa, che almeno in semifinale le ammonizioni si azzerano. Con la Juve sarà un altro tipo di partita, spero che arriveremo domani con lo stesso spirito con cui siamo arrivati a sfidare la Roma dopo la qualificazione col Marsiglia e la stessa voglia di vincere. Così avremo più chance”.

Domani attesi 23mila tifosi da Bergamo. Qualcuno le ha detto qualcosa in città?
“Bergamo vive un momento di fibrillazione sportiva e l’Atalanta catalizza i pensieri della città. Sarà così domani, ma anche nelle altre competizioni. Questo momento è fantastico, però già abbiamo fatto qualcosa dal mio punto di vista di più forte di un trofeo. Qualcosa che rimane solido con la squadra: a volte vinci trofei o Scudetti e non li festeggi, qui invece rimarremo legati alla storia dell’Atalanta”.

By Emanuele Garbato

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