La Germania di Hans-Dieter Flick, giunta al Mondiale di Qatar 2022 come una delle squadre maggiormente accreditate alla vittoria finale del titolo, ha dovuto fare i conti con una realtà molto più dura. I tedeschi, dopo la vittoria della Coppa del Mondo in Brasile nel 2014, dove hanno battuto e abbattuto ogni rivale pervenuta sul loro cammino, hanno poi clamorosamente steccato il torneo successivo, quello svoltosi in Russia.
Per questa, dopo la cocente eliminazione da Russia 2018, i principali uomini al comando della Federazione tedesca avevano riunito le forze per organizzare una nuova ripartenza e prendersi la tanto agognata rivincita in Qatar. Il giudice supremo, il rettangolo verde, ha però sentenziato: quanto fatto non è stato abbastanza per ambire alla nuova vittoria del titolo.
Il percorso
Collocati nel Gruppo E con Costa Rica, Giappone e Spagna, i pronostici parlavano di una Germania in lotta fin da subito per la conquista del primo posto nello scontro diretto con gli uomini di Luis Enrique. Al pronti via, però, un’altra squadra ha messo da subito le cose in chiaro: il Giappone. Affrontata questa nel match d’apertura, gli uomini di Flick cadono inesorabilmente 1-2 tra lo stupore generale. E’ il turno della Spagna e, per ambire al passaggio del turno, senza badare a primo o secondo posto, è indispensabile vincere. Ma i tedeschi, trovatisi sotto, non vanno oltre l’1-1 finale. L’ultima giornata contro la Costa Rica rappresenta una piccola chance di passaggio, ma dagli altri campi dovrebbero giungere risultati favorevoli. Così non è, Germania terza nel girone alle spalle di Giappone e Spagna ed eliminata al primo turno.
La ricostruzione
Parlare di ricostruzione o rifondazione da affrontare per far riemergere le sorti del calcio tedesco appare come uno dei soliti discorsi pressapochisti della stampa. Pur consapevoli tutti di alcune lacune mostrate da questa selezione nel corso del Mondiale, il minuzioso lavoro svolto dalla Federazione nel corso dei quattro anni precedenti alla competizione in Qatar non può essere sminuito troppo facilmente. Spesso accade che nel calcio piccoli episodi all’interno di una partita sanciscano decisioni apparentemente ingiuste e infondate, probabilmente è il caso della Germania.
Germania, Flick: “Decisivi quei 20′ contro il Giappone” https://t.co/XvfRp6LReE #Fantacalcio #FantacalcioSerieATIM pic.twitter.com/gYKCzNIY5p
— Fantacalcio (@Fantacalcio) December 1, 2022
Certo è che Flick, confermato alla guida della Nazionale, ripartirà da una base forte di giocatori. La rosa, composta i maniera massiccia da giocatori militanti per lo più nel Bayern Monaco e nel Borussia Dortmund, può contare su pedine dal sicuro affidamento e dalla buona esperienza Internazionale. Senza dimenticare il perfetto connubio tra giovani emergenti e calciatori di esperienza su cui il tecnico sta fondando il suo percorso. Qualcuno di questi probabilmente lascerà, è il caso di Muller.
Inoltre, la Federazione ha confermato che ad operare al fianco del tecnico tedesco ci sarà una task force di ex calciatori, pronti a fare da tramite nei vari settori dell’intero apparato calcistico tedesco. Parliamo di: Hans Joachim Watzke, Oliver Kahn, Matthias Sammer, Rudi Völler, Karl Heinz Rummenigge e Oliver Mintzlaff.