⚔️ Germania-Spagna, 🇯🇵 e 🇨🇷 cercano l’impresa: l’analisi del Girone E

Col match in programma alle 14 tra Germania Giappone prenderà il via il Girone E dei Mondiali 2022 in Qatar. Sulla carta sembra uno dei raggruppamenti più chiusi, con la Nazionale tedesca e la Spagna con valori clamorosamente superiori rispetto a quelli dei nipponici e del Costa Rica. Le prestazioni di Arabia Saudita Tunisia della giornata di ieri, però, avranno certamente ispirato tutte le compagini tecnicamente meno dotate ora più consapevoli della possibilità di creare insidie ad avversari blasonati. Di seguito l’analisi delle 4 formazioni che si contenderanno l’accesso agli ottavi di finale.

Germania

Orfana in attacco di Timo Werner Marco Reus, oltre che dell’infortunato dell’ultim’ora Leroy Sané, la squadra di Hans-Dieter Flick ha soluzioni più limitate del previsto sul fronte offensivo. Nonostante tali vicissitudini, resta sul piano complessivo una delle più competitive del torneo. I tedeschi sembrano disporre del giusto mix di esperienza e gioventù. A calciatori già abituati a vincere anche in Champions League come Manuel NeuerAntonio Rudiger Joshua Kimmich si aggiungono ragazzi tra i più promettenti al mondo. Su tutti Jamal Musiala, che rischia di far accomodare in panchina uno degli elementi più longevi di sempre in Nazionale, ossia Thomas Muller. Da non sottovalutare anche un altro giovane quale Youssoufa Moukoko, che potrebbe volgere a proprio vantaggio l’evidente carenza di prime punte canoniche. Se c’è un punto debole potenziale, forse, sono gli esterni di difesa. Ma l’ex allenatore del Bayern saprà certamente come limitare questo eventuale problema.

Spagna

Come sempre dal 2008 a oggi, la Spagna è tra le Nazionali che arrivano alle grandi competizioni con più hype. Pur non disponendo di grandissime soluzioni in attacco (tutto dipenderà dalle lune di Alvaro Morata), la qualità media della rosa è elevatissima. Pedri Gavi sono i due giovani terribili attorno a cui ruoterà la formazione di Luis Enrique. Senza due come Sergio Ramos Thiago Alcantara, i leader carismatici delle Furie Rosse saranno Jordi Alba Sergio Busquets. Si tratta di una Roja a evidente trazione Barcellona che non potrà che mettere in mostra il suo canonico gioco sul corto. In pochissimo hanno la loro qualità di palleggio, ma il risultato finale della spedizione non potrà che essere legato alla capacità di concretizzare una buona parte delle occasioni che saranno create.

Giappone

Per capire quanto sia da prendere con le pinze la formazione nipponica basta snocciolare un dato: 20 dei 26 calciatori convocati dal CT Hajime Moriyasu giocano in campionati europei. Se si pensa che uno di quelli che gioca in patria è Yuto Nagatomo, uno che in Serie A ha saputo imporsi per anni, si capisce che la competitività della rosa non è sottovalutabile. A difendere i pali ci sarà ancora l’espertissimo Kawashima, sempre autore di prestazioni importanti ai Mondiali. In difesa agiranno due vecchie conoscenze italiane quali Yoshida Tomiyasu. A centrocampo uno degli elementi più interessanti è Haichi Kamada, in forza all’Eintracht Francoforte. Nel reparto offensivo tra Takumi Minamino Takefusa Kubo il talento di certo non manca, ma servirà un rendimento sopra le aspettative per mettere in crisi le favorite del girone.

Costa Rica

Cenerentola del girone, poggia ancora sui calciatori che nel lontano 2014 furono indigesti all’Italia battendola e contribuendo alla sua eliminazione prematura. Keylor Navas è tuttora uno dei migliori portieri al mondo, anche se reduce da mesi di panchina a causa della presenza al PSG di Gianluigi DonnarummaBryan Ruiz Joel Campbell sono invece in piena fase discendente, anche legata all’età, della propria carriera. In Nazionale, però, entrambi si trasformano. All’orizzonte, tuttavia, non si vede un ricambio generazionale all’altezza ed è per questo motivo che l’obiettivo è stupire tutti in Qatar. C’è la consapevolezza, infatti, che si tratti potenzialmente di un’ultima occasione per scrivere pagine memorabili della storia del Paese.

By Emanuele Garbato

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