Gravenberch e il Bayern Monaco: come potrà inserirsi il centrocampista del futuro

Ufficializzato quattro giorni fa, Ryan Gravenberch è un nuovo calciatore del Bayern Monaco. Un passaggio inevitabile per un giovane dal talento fuori scala per l’Eredivisie e l’Ajax, che ancora una volta ha forgiato e consegnato al Vecchio Continente una star in the making, come si suol definire un giocatore in ascesa.

Capitolo Bayern Monaco

Entrato all’età di otto anni nel fiorente settore giovanile dell’Ajax, Gravenberch lascia dunque i Lancieri dopo dodici annate, di cui quattro nel giro della prima squadra, con la quale ha raccolto centotré presenze e dodici gol, oltre ad aver già collezionato dieci presenze con la Nazionale olandese. Ad appena vent’anni, questi non sono certamente numeri comuni, d’altronde a non essere comune è il calciatore che stiamo raccontando.

Il Bayern, con la solita lungimiranza, ha afferrato il potenziale per il futuro e il rendimento immediato che Ryan può offrire e, per 18.5 milioni di euro (alcuni bonus potrebbero portare il costo totale per i bavaresi a circa 24 milioni), si è assicurato il centrocampista del futuro. Esatto, perché Gravenberch si inserisce ai primi banchi in quella classe di calciatori moderni, non etichettabili in un ruolo o in un giudizio, gestori di un bagaglio tecnico-tattico di assoluto livello.

Teoricamente centrocampista, praticamente tuttocampista: l’ex Ajax è un calciatore in grado di interdire e costruire, offendere e suggerire, combinare e rifinire. Notevole tecnica di base, che applica molto bene nelle circostanze con palla – ciò che fa realmente la differenza – conosce e riconosce tempi e spazi. Atleticamente esplosivo, nelle movenze (ma non solo) consegna un immediato riferimento (non un paragone, esercizio sempre banale) con Paul Pogba, come si è spesso detto e scritto. Il tiro dalla distanza è una specialità della casa, ulteriore dote utile a se stesso e alla squadra.

Nel Bayern Monaco di Julian Nagelsmann, una squadra che non ha riferimenti in termini di ruoli ma di funzioni, è presumibile immaginare Gravenberch a gestire la mediana con Kimmich e Muller (senza dimenticare Musiala, che guadagnerà sempre più spazio), in una continua rotazione di posizioni e proliferazione di connessioni che porterà Ryan ad alzarsi sulla trequarti in base alla situazione e ai movimenti proprio di Muller, il miglior investigatore di spazi al mondo.

Gravenberch non ha limiti significativi da segnalare, ma un punto interrogativo è inseribile in un discorso che presenta la possibilità di dominare gli eventi che il ragazzo ha mostrato con l’Ajax. In un contesto dove avrà spazi più stretti e tempi ridotti, Gravenberch dovrà necessariamente accelerare sotto un aspetto tecnico e cognitivo, evitando di fidarsi eccessivamente delle proprie qualità sotto pressione, così come di accelerare la giocata quando l’architettura difensiva avversaria non lo permette. Era inevitabile, proprio per questa e altre ragioni, fare il grande salto e condividere il rettangolo verde con e contro elementi di uno spessore più marcato. Gravenberch ha le caratteristiche e la personalità per dissipare ogni dubbio, per la gioia del mondo Bayern Monaco e degli appassionati del calcio di qualità.

By Redazione PianetaChampions

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