🏆 La leadership di Gundogan: “Lottare in Champions. Tutti hanno una chance”

Il centrocampista del Barcellona Ilkay Gundogan ha parlato ai microfoni di Sport del motivo della sua scelta catalana e del finale di stagione che aspetta i blaugrana.

Queste le sue dichiarazioni: “Prima di cominciare a lavorare con Guardiola era tutto un po’… direi un po’ più semplice, poi tutto ha cominciato ad evolversi, anche molto velocemente. Ti insegna che ci sono tante fasi del gioco che non conoscevi, mi ha insegnato molto sul calcio”.

Sulla sua scelta: “Due motivi: uno perché il Barça è sempre stato il club dei miei sogni fin da quando ero piccolo. Mi piaceva guardare come giocavano, ha avuto un effetto su di me da bambino e da adolescente. Poi per l’allenatore, Xavi: il fatto che mi abbia contattato così presto la scorsa stagione, che abbiamo continuato a parlare, che mi abbia mostrato così tanto apprezzamento e mi abbia detto cosa si aspettava da me. Tutto questo mi ha convinto. Certo, è un Barça diverso rispetto a dieci anni fa, forse di transizione, ma volevo farne parte, lasciare il segno, avere la mia influenza su quel cambiamento e sui giovani. Ci sono tanti giocatori con un potenziale enorme e alla fine sono loro il futuro del Barça. Anche cercare di aiutare il loro sviluppo è stata per me un’opportunità”.

Sul finale di stagione: “Penso che siamo sulla strada giusta, sento che siamo evoluti come squadra, i risultati lo dimostrano: siamo molto solidi in difesa, difendiamo molto bene, segniamo molti gol, generiamo molte occasioni. La cosa bella è sapere che si sta facendo bene e che possiamo fare meglio. C’è molto potenziale in questa squadra. In campionato è difficile ma non si sa mai, in Champions League bisogna lottare. Tutti hanno una possibilità e questo è ciò che rende questa competizione così emozionante. Se riusciremo a giocare come abbiamo fatto, ad esempio, contro il Napoli in casa o anche lì, avremo una chance in Champions League. Ci credo, sì. Ma ovviamente il PSG ha una grande squadra e grandi giocatori. Dovremo controllare soprattutto le ali, dovremo difendere molto bene, ma dovremo farlo da squadra. Se lo facciamo, avremo una possibilità. Giocare la finale di Champions League con il Barça sarebbe straordinario e non importa chi ci sarà davanti, ma sì, il Manchester City ha una grande squadra e probabilmente ha più possibilità di arrivare in finale. La Champions League è crudele e non si sa mai cosa succederà”.

Sull’addio di Xavi: “Vediamo, non è un problema perché so come funziona il calcio, questo business. È triste, certo, e penso che se avessimo giocato nella prima parte della stagione come stiamo facendo adesso le cose sarebbero andate diversamente, ma bisogna accettarlo e rispettarlo. Onestamente non sai cosa accadrà in futuro”.

By Nicolò Volonterio

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