🤯 La Croazia ha un nuovo gioiello: Gvardiol è già un top formato Mondiale

Il pari a reti inviolate contro il Belgio ha consentito alla Croazia di ottenere il secondo posto nel proprio raggruppamento alle spalle del Marocco, estromettendo proprio i Diavoli Rossi di Roberto Martinez dalla rassegna qatariota.

Nonostante alcuni pesanti assenze rispetto alla storica selezione che nel 2018 raggiunse la finale contro la Francia, su tutti Ivan Rakitic e Mario Mandzukic, la selezione di Zlatko Dalic appare ancora affamata e vogliosa di stupire, affidandosi ai propri punti di forza per eccellenza. Dalla classe inarrivabile di Modric, all’imprescindibilità di Kovacic, Brozovic e Perisic, fino ad arrivare ai riferimenti offensivi per eccellenza come Petkovic e Kramaric. Accanto a giocatori (chi più, chi meno) affermati oramai da anni, ne spunta però uno destinato a esserlo da qui a moltissimo tempo: Josko Gvardiol.

Il colosso classe 2002, al momento in forza al Lipsia, si sta dimostrando uno dei prospetti più interessanti nel panorama calcistico europeo e uno dei migliori (se non il migliore) difensore del Mondiale, confermando le già eccellenti cose fatte registrare con la maglia del club della scuderia Red Bull che gli ha già consentito di attirare su di sé le attenzioni di diversi top club europei, Chelsea su tutti.

Cresciuto nel sempre floridissimo settore giovanile della Dinamo Zagabria, nel 2019 è inserito da The Guardian tra i  migliori 60 calciatori nati nel 2002 e, due anni più tardi, indicato dalla UEFA tra i migliori 50 talenti più promettenti dell’anno. Un difensore, semplicemente, moderno: roccioso dal punto di vista fisico, insuperabile in marcatura e bravo anche in fase di impostazione e nel leggere le singole situazioni difensive, e non.

I dati della sua prova contro il Belgio riassumono alla perfezione il perfetto mix di quelle che sono le sue qualità: 95% di precisione nei passaggi, 76 tocchi, 3 duelli vinti, 8 possessi vinti, 0 dribbling subiti, ma anche una chance creata e 6 passaggi nell’ultimo terzo di campo. A ciò, si aggiunge un frame che deve necessariamente essere allegato al pass che la Croazia ha staccato ieri pomeriggio: la chiusura determinante, e a dir poco artistica, su Lukaku a pochi minuti dalla fine della gara con una chirurgica scivolata.

Un talento incredibile di soli 20 anni, già incensato dai compagni più esperti e dallo stesso CT croato al termine della gara, il quale lo ha addirittura definito “il più forte difensore al mondo”. Difficile, e imprudente, affermare che lo sia già ma, di certo, i presupposti affinché ciò avvenga, e anche molto presto, sembrerebbero esserci davvero tutti.

By Nicola Cosentino

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