Saad Allazeez, CEO della Saudi Pro League, ha parlato dell’addio di Jordan Henderson, fresco di passaggio all’Ajax: “Tutto questo fa parte del calcio, in tutto il mondo e nella vita, in tutte le carriere. A volte, nonostante i migliori sforzi, le persone non sempre si adattano o si stabilizzano e questo può avere un impatto sulle prestazioni e portare a frustrazioni per tutti.
Jordan è un bravo ragazzo ed è un peccato che le cose non abbiano funzionato per lui, ma sarebbe il primo a dover ammettere che gli è stato dato pieno sostegno e rispetto. Quindi tutti ci hanno provato e nessuno ha colpa.
Sono contento che il club abbia agito velocemente perché deve proteggere i propri interessi così come quelli del giocatore e in questo caso è andato tutto per il meglio. Dato che sono state concordate le condizioni finanziarie per la rescissione del contratto, ora possono sfruttare appieno la pausa invernale e la finestra di trasferimento per resettare e ripartire. Come lega abbiamo la forza e la profondità per andare avanti. Infatti, nonostante fossimo agli inizi della nostra nuova strategia, non siamo mai stati in una posizione più forte di quella attuale.
Finora, in soli cinque mesi, abbiamo segnato più gol, quindi siamo diventati più divertenti, con più tifosi che hanno assistito alle partite e le hanno guardate in oltre 160 paesi in tutto il mondo. Siamo diventati una lega più giovane, più internazionale e più attraente, con ricavi commerciali in crescita di oltre il 650% e nuovi partner globali. Quindi tutto va nella giusta direzione.
Guardando al futuro siamo molto positivi e ci aspettiamo che arrivino altri buoni giocatori. Ma, ovviamente, altri prenderanno strade diverse. Ciò deriva dall’essere un campionato di punta, soprattutto se si considera che le squadre hanno dei parametri da rispettare, ergo ci aspettiamo che il flusso di talenti vada in entrambe le direzioni.
Nel complesso siamo molto contenti dei progressi e della crescita in solo mezza stagione. Sono state gettate solide basi per il futuro”.
