🙏 La Samp vince e continua a sperare: le rimonte salvezza più incredibili in Serie A

La Sampdoria ha battuto l’Hellas Verona lo scorso weekend portandosi a 9 punti dal quart’ultimo posto, sinonimo di salvezza, attualmente occupato dallo Spezia. Un distacco considerevole, quello dagli Aquilotti, ma non del tutto impossibile da colmare per i blucerchiati a undici giornate dalla fine di una stagione – sotto molteplici punti di vista – decisamente travagliata.

Discorso a maggior ragione simile per gli scaligeri (a -5 dalla squadra di Semplici) nonostante la pesante sconfitta del “Ferraris” nel lunch-match di domenica; molto meno per la Cremonese, a 11 lunghezze dalla lontanissima oasi che porterebbe i grigiorossi all’insperato mantenimento della categoria.

Nonostante tutte le suddette tre compagini attualmente impelagate nella zona rossa sarebbero chiamate a un’autentica impresa per non retrocedere, l’aritmetica e alcuni clamorosi precedenti degli ultimi anni possono quantomeno consentire alle stesse di continuare a sperare.

Le imprese salvezza più incredibili degli ultimi anni

Il Parma di Claudio Ranieri (2006-2007)

Dopo gli appena 12 punti conquistati nel girone d’andata sotto la gestione di Stefano Pioli, il Parma cambia marcia con l’arrivo in Emilia di Claudio Ranieri e Giuseppe Rossi, i quali guidano i crociati verso una clamorosa rimonta salvezza nella seconda metà di campionato.

La Reggina di Walter Mazzarri (2006-2007)

Stesso anno dei ducali, ma probabilmente la più miracolosa di sempre nella storia della Serie A. Gli amaranto, penalizzati di undici punti in classifica, pongono in essere una stagione da urlo che li porterà addirittura a mantenere la categoria nonostante il suddetto, importante handicap. Decisiva la vittoria all’ultima giornata contro il Milan neo Campione d’Europa di Carlo Ancelotti.

Il Sassuolo di Eusebio Di Francesco (2013-2014)

Alla prima, storica stagione in massima serie, i neroverdi rischiano seriamente di retrocedere dopo appena un anno a causa della scarsa esperienza tra i grandi del nostro calcio di società, allenatore e giocatori. Eusebio Di Francesco viene esonerato alla ventunesima giornata, ma nemmeno l’approdo in Emilia del più esperto Alberto Malesani riesce a dare la scossa a un gruppo in palese difficoltà. Dopo un punto in cinque partite, il ritorno del trainer abruzzese e i goal di Mimmo Berardi consentiranno alla squadra di salvarsi e di aprire un importante ciclo che la porterà negli anni a venire a diventare una delle più belle realtà del pallone italico.

Il Crotone di Davide Nicola (2016-2017)

Data già per spacciata al giro di boa del campionato, la compagine pitagorica riuscirà clamorosamente a mantenere la categoria, conquistata appena un anno prima per la prima volta nella storia sotto la guida di Ivan Juric, grazie a un incredibile bottino di 20 punti nelle ultime 9 partite. Decisiva la vittoria per 3-1 contro la Lazio allo “Scida” all’ultima curva del torneo e il contemporaneo suicidio dell’Empoli in casa del Palermo già retrocesso.

La Salernitana di Davide Nicola (2021-2022)

Ancora lui, ancora il carismatico trainer torinese a compiere l’ennesima impresa della sua carriera assieme al neo patron granata, Danilo Iervolino, e alla determinante sapienza di Walter Sabatini nel ruolo di direttore sportivo. I granata, che prima dell’avvento dell’imprenditore campano rischiavano addirittura l’esclusione dal campionato per la nota querelle multiproprietà, pongono in essere una cavalcata straordinaria derivante dalla nuova linfa degli innesti scovati dall’esperto uomo mercato perugino e dalla consueta garra di Nicola. Il pesante tonfo per 4-0 all’Arechi all’ultima giornata contro l’Udinese sembra gettare al vento l’enorme impegno profuso dal Cavalluccio, abile a risalire fino alla zona salvezza dopo un’intera stagione trascorsa in apnea: il Cagliari, però, non sfonda clamorosamente in Laguna contro il già retrocesso Venezia, suicidandosi e salvando di fatto la Salernitana contro ogni pronostico.

 

 

 

By Nicola Cosentino

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