💚🤍❤ Italia, top e flop dopo le due sfide di Nations League

ITALIA TOP FLOP – L’Italia batte Inghilterra e Ungheria nei due impegni di Nations League e si prende la vetta del Gruppo 3 della Lega A della competizione. Due gare, in cui si è rivista per lunghi tratti la selezione azzurra che tanto bene aveva fatto fino all’immediato post-europeo, abile anche a mantenere la porta inviolata nei due suddetti impegni nonostante la sofferenza nella ripresa contro i magiari.

Italia, top e flop dopo le due sfide di Nations League

TOP 

GIACOMO RASPADORI – L’uomo copertina non può che essere lui: il nuovo 10 azzurro. A segno in entrambi i match, è il calciatore che – dal suo esordio – ha segnato più reti in Nazionale (5, ndr). All’apparenza timido e con la faccia da bravo ragazzo, l’attaccante del Napoli ha dimostrato, oltre che tecnica e fiuto del goal, anche una tangibile personalità nell’indossare la casacca più pesante di tutte. Chissà che, con l’ex Sassuolo, il CT Roberto Mancini non abbia finalmente risolto l’eterna grana attaccante.

GIANLUIGI DONNARUMMA – Un solo, grosso brivido quello fatto correre dal portierone azzurro: la giocata di suola su Harry Kane contro l’Inghilterra. Per il resto, un autentico fattore con le sue decisive parate: doppio intervento sullo stesso capitano inglese nella vittoriosa serata milanese, triplo riflesso contro l’Ungheria e grandissima prodezza poi con i piedi su Callum Styles a blindare la porta tricolore. Quando è pienamente focalizzato sul match, è difficile da superare e risulta tra i migliori al mondo: assieme a Marco Verratti, il vero top player della nostra selezione.

LEONARDO BONUCCI – Tra i pochi a salvarsi nel disastroso avvio di stagione della Juventus, il capitano trasforma in rabbia agonistica la cocente delusione per l’inspiegabile panchina di Monza. Arcigno dietro in marcatura, sublime con il pallone tra i piedi. Assist a Raspadori contro gli inglesi a parte, dai suoi lanci a tagliare il campo nascono molto spesso diverse azioni pericolose in zona goal. Il vero simbolo della nuova Italia.

FEDERICO DI MARCO – Esterno a tutta fascia sulla sinistra nel nuovo 3-5-2 azzurro, il laterale dell’Inter sfoggia una prova sontuosa contro gli inglesi, ripagando la fiducia di Roberto Mancini che lo conferma anche nella serata di Budapest. Risultato? Ennesima prestazione da incorniciare con anche un goal (il numero 1500 nella nostra storia). In costante proiezione offensiva e un’autentica spina nel fianco per le difese avversarie: se messo nelle condizioni giuste (magari non da braccetto di una difesa a tre come spesso accade in nerazzurro) diventa un calciatore a dir poco determinante con il suo mancino da urlo.

FLOP (più che flop, i meno brillanti)

NICOLO’ BARELLA – Ribadiamo, non un flop perché si tratterebbe di blasfemia. Tuttavia, il centrocampista sardo non appare nella sua miglior versione. Troppe imprecisioni, non sempre pulito tecnicamente e spesso frettoloso nelle scelte, specie in rifinitura. Da un calciatore del suo calibro siamo abituati a vedere decisamente di più, soprattutto perché parliamo di uno dei potenziali leader della ciurma italica. Chiude comunque in crescendo sotto il profilo fisico un buon secondo tempo contro l’Ungheria.

WILFRIED GNONTO – Anche qui, non si tratta di un autentico flop. Entrato più che bene contro l’Inghilterra, in una seconda frazione in cui è stato bravissimo a fare a sportellate, difendere palla e far salire i suoi, convince il CT a lanciarlo dal 1′ in Ungheria. Contro i magiari, però, non riesce a ripetere le buone cose fatte nella notte meneghina. Non trova praticamente mai la posizione, sbaglia diversi tocchi all’apparenza semplici e non riesce a dialogare con i compagni come vorrebbe. Un leggero passo indietro rispetto alla prima uscita, ma un potenziale evidente: il classe 2002 ha tutto per poter continuare a essere una delle principali frecce dell’arco azzurro.

 

 

By Nicola Cosentino

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