Meteora in Italia, capocannoniere in patria: la stagione clamorosa di Joao Mario

Immaginare una rinascita di Joao Mario dopo l’approdo all’Inter nel lontano 2016 e il conseguente flop era qualcosa di davvero difficile. Il trequartista portoghese è invece riuscito alla soglia dei 30 anni a riprendere in mano la propria carriera e diventare il fulcro di una delle squadre più entusiasmanti di questa stagione quale il Benfica. Tra Champions League Liga portoghese, il calciatore ha messo a referto 19 reti, 3 in più di quelle realizzate nei precedenti 6 anni. Basta questo dato a spiegare perché nella squadra allenata da Roger Schmidt l’ex Sporting Lisbona sia un elemento insostituibile e, dopo l’addio di Enzo Fernandez, anche un autentico leader tecnico.

Eppure dopo la grigissima parentesi italiana Joao Mario sembrava il classico calciatore su cui si erano esagerate le valutazioni di partenza e quindi condannato a deludere aspettative eccessive. La Serie A appariva un ostacolo invalicabile per ritmo, tatticismo e letture difensive in grado di castrarne l’estro e depotenziarlo negli ultimi 25 metri. Il prestito al West Ham andava nella stessa direzione, ancor più esasperata dato il livello della Premier League. Dopo aver raccolto poco più di 1000 minuti nel 2018/19 nuovamente in nerazzurro, il calciatore tenta un’esperienza alla Lokomotiv Mosca per poi tornare lì dove la sua carriera decollò ossia allo Sporting Lisbona.

Nonostante ci fossero tutti gli ingredienti per un felice e sereno ritorno a casa, anche nel più ideale dei contesti la scintilla non scocca. Dopo una stagione tutt’altro che folgorante accade l’impensabile. Joao Mario non cambia città, ma cambia squadra e sposa il progetto del Benfica. Sul piano numerico la stagione 2021/22 la stagione non sembra tanto diversa, ma i minuti che gli sono concessi tra tutte le competizioni aumentano sensibilmente. Giungono grandi soddisfazioni anche in Champions League, con l’eliminazione del Barcellona dal torneo nella fase ai gironi. Il calciatore ritrova fiducia e si scopre maturo, in grado di guidare un gruppo abbastanza giovane con la giusta dose di sfrontatezza.

Con l’approdo di Schmidt in panchina e una rosa rafforzata tra plusvalenze eclatanti e acquisti mirati si giunge alla stagione perfetta. In Champions a pagare lo scotto è stavolta la Juventus, in patria è un dominio. Gli ottavi di finale sono stati indirizzati con un pesante 0-2 ottenuto sul campo del Bruges e adesso è difficile porre un freno ai sogni. Con un capocannoniere d’eccezione come Joao Mario, riscopertosi di caratura internazionale dopo anni difficilissimi, tutto diventa possibile.

By Emanuele Garbato

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