⚪⚫ Juve, ora testa all’Europa League: ecco perché vincerla diventa una priorità

La Juventus batte di misura la Fiorentina, conquistando la terza vittoria di fila tra campionato e Coppa Italia, e dimostrando di essersi ricompattata e di aver ritrovato quella solidità e quell’equilibrio oggettivamente smarriti dopo la penalizzazione di quindici punti inflitta da parte della Corte Federale d’Appello per la nota vicenda legata alle presunte plusvalenze fittizie che – fisiologicamente – non può che aver inevitabilmente impattato sulla tenuta psicologica e sulla concentrazione del gruppo.

Ora, per i bianconeri, è giunto il momento di pensare al Nantes e all’Europa League, competizione che la Vecchia Signora ritrova dopo quasi dieci anni (stagione 2013/2014 con Antonio Conte, eliminazione in semifinale contro il Benfica, ndr), a seguito della prematura uscita dalla Champions League. 

Con una Serie A, almeno per il momento, ampiamente compromessa per i motivi di cui sopra, la Coppa Italia e la stessa seconda manifestazione europea, per quanto inferiore rispetto a quella dalle grandi orecchie, rappresentano degli appuntamenti da non poter decisamente fallire per risollevare le sorti di una stagione fin qui, tra campo ed extra-campo, molto complicata.

Perché vincere l’Europa League è una priorità

  • In primis, vincere l’oramai ex Coppa UEFA consentirebbe alla truppa di Massimiliano Allegri di staccare il pass per la Fase a Gironi della prossima Champions League, per giunta acquisendo il diritto di essere inserita in prima fascia. Considerata la pesante penalità patita dai bianconeri, e un quarto posto al momento distante anni luce (in attesa della sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport, ndr) trionfare in Europa League assume ora i connotati del reale obiettivo stagionale di Danilo e compagni e, quindi, il principale impegno nell’ottica del quale gli sforzi dei piemontesi dovranno essere profusi.

 

  • Destreggiarsi in una competizione comunque dal profumo d’Europa, per quanto tristemente non accompagnata dalla musichetta più importante di tutte, non potrà che essere un ottimo modo per tenere alta l’asticella della motivazione e dell’attenzione, evitando quindi di finire potenzialmente inghiottiti da un cammino in campionato sulla carta ampiamente compromesso e avaro di input sul piano sportivo-agonistico.

 

  • Per quanto, ribadiamo, non al livello della più prestigiosa UCL, portare a casa l’Europa League per la quarta volta nella propria storia consentirebbe a una Juventus reduce da un’annata priva di soddisfazioni dopo un decennio trionfi di allargare la propria bacheca anche in un anno nefasto, e di tornare a trionfare nella “maledetta” Europa dopo ben 27 anni. L’idea di incrociare sul cammino che porta al traguardo finale anche colossi del livello di Barcellona e Man United, infine, non potrà che innalzare le ambizioni e la fame del gruppo.
By Nicola Cosentino

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