Khvicha Kvaratskhelia, MVP del campionato di Serie A con ampio distacco, ha rilasciato un’intervista al New York Times.
Ecco le parole dell’ala sinistra del Napoli:
“Da quando sono arrivato è stato tutto come un sogno. A un certo punto però ho dovuto convincere me stesso che quella che si stava verificando era la realtà e che dovevo trovare la forza giusta per viverla. Sono grato per tutto l’affetto che la gente mi dimostra, per me è fonte di motivazione e ispirazione ma anche di responsabilità. Devo dimostrare in ogni partita che posso fare quanto promesso. La libertà che mostro in campo è la mia firma, dipende dal fatto che amo quello che faccio. Con Spalletti abbiamo parlato tanto della fase difensiva, di quanto sia importante partecipare per creare lo spirito del gruppo. Per me lo spirito è importante. Gli allenatori italiani sanno come far rendere i propri calciatori. Il mio gioco è sia cuore che cervello, senza la coscienza dei tuoi mezzi e dei tuoi errori non migliori.
