Pur con la consapevolezza che il suo potenziale fosse notevole, nessuno immaginava che Khvicha Kvaratshkelia potesse impattare in un modo così eclatante nell’universo Napoli, in Serie A e persino in Champions League. La partita contro il Liverpool in cui ha fatto ammattire Trent Alexander-Arnold è la perfetta cartina tornasole di un avvio di stagione stratosferico del 77 azzurro, che sta riuscendo nella complessa impresa di non far rimpiangere Lorenzo Insigne. Il talento georgiano, anzi, sembra dare alla formazione di Luciano Spalletti quel plus di internazionalità forse mancata negli ultimi anni e che sta facendo la differenza nella massima competizione europea.
Il ventunenne che il ds Cristiano Giuntoli ha saputo prelevare dal Rubin Kazan ha iniziato il campionato in maniera clamorosamente incisiva. Con 4 gol e 2 assist è entrato nelle prime 7 gare in un gol del Napoli ogni 75 minuti disputati. In Champions non si è ancora sbloccato, ma ha messo a ferro e fuoco le difese avversarie e servito l’assist del momentaneo 3-0 contro il Liverpool a Giovanni Simeone. Questi numeri dicono molto, ma non tutto: soltanto nelle ultimi due match contro Rangers e Milan, l’esterno sinistro ha causato due calci di rigore che hanno sensibilmente indirizzato il risultato finale.
La cosa che più entusiasma i tifosi azzurri e Spalletti sono gli evidenti margini di crescita del ragazzo: può migliorare molto nelle scelte, abituarsi maggiormente al gioco corale (nonostante abbia già servito 3 assist), evolversi dal punto di vista tattico e attitudinale. Un diamante grezzo, ma dal talento così puro da irradiare già in contesti in cui compete. Giuntoli si è assicurato un craque a prezzo di saldo e ora il Napoli può godersi un patrimonio tecnico ed economico.
