Blackout Lazio, cosa succede agli uomini di Sarri? Il focus

L’inizio 2023 della Lazio, che sotto certi aspetti avrebbe dovuto rappresentare il trampolino di lancio per proseguire la scalata verso il vertice della classifica, si sta invece rivelando più complicato del previsto. La squadra di Sarri, che aveva chiuso l’anno con la doppia vittoria per 1-0 contro Roma e Monza e con la sconfitta per 3-0 all’Allianz Stadium contro la Juventus, ha trovato non poche difficoltà alla ripresa, nonostante gli avversari, Lecce ed Empoli, fossero ampiamente alla portata.

Sicuramente il lungo stop di oltre cinquanta giorni dettato dalla disputa del Mondiale in Qatar non ha agevolato, ma non può essere queste l’unica ragione del blackout, che ha portato loro a conquistare un solo punto nelle ultime due uscite.

Il focus

Secondo alcuni dati statistici, il club biancoceleste sarebbe primo in classifica qualora analizzassimo solo i risultati del primo tempo delle diciotto partite fin qui giocate. Diversamente, analizzando le partite per intero, vediamo come il loro rendimento cala, fino a portarli al quinto posto in classifica a tredici punti dalla vetta occupata dal Napoli e a tre dalla zona Champions.

Il calo che dunque contraddistingue le gare degli uomini di Sarri è uno dei principali motivi per cui le ottime cose fin qui mostrate non valgono loro nulla più del quinto posto. A detta del tecnico, tale calo non è dovuto da cause di natura fisica, poiché la squadra vanta un’ottima condizione atletica e settimanalmente gli allenamenti procedono a ritmi elevati. Il tecnico toscano sostiene infatti che sia un problema di cilindrata mentale. Mantenere la stessa concentrazione e la stessa ferocia agonistica per tutto l’arco dei novanta minuti risulta ancora difficile ai suoi ragazzi. I cali visti in campo, un po’ per tutta la stagione ma in particolar modo nelle ultime gare prime della pausa e in questo inizio anno sono evidenti. Evidenza dovuta anche e soprattutto a quanto di buono proposto nelle fasi iniziali del match.

Successivamente, il fattore da prendere in considerazione riguarda la fase difensiva. Da sempre tallone d’Achille di questo club guardando agli ultimi 6-7 anni, con gli innesti di Casale e Romagnoli, oltre all’avvento dei due portieri Provedel e Maximiano, pareva fosse cambiato il trend. Ad un buon avvio, però, il reparto non ha saputo offrire la continuità necessaria. I cinque gol subiti nelle prime undici partite, sono poi stati sostituiti dai dieci incassati nelle ultime sei. Un dato allarmante.

Simile è il discorso per quello che invece è sempre stato il loro punto di forza: l’attacco. Parlare di un reparto in crisi sarebbe oltraggioso visti i 29 gol messi a segno che valgono loro il 4′ posto nella classifica dei reparti più prolifici. Certo è che lo scarso contributo al gol fornito da difesa e centrocampo in queste ultime giornate, misto al momento no che gli attaccanti stanno attraversando complice anche l’assenza di Immobile (da poco rientrato), hanno fatto sì che in tal senso qualcosa si perdesse. Se si accenna ad una bozza di crisi riguardo la questione del gol, lo si fa non tanto per una questione di reti, visto che sono comunque tante quelle realizzate, bensì per una questione di cinismo, visto che si produce molto e si concretizza percentualmente meno.

 

Analisi, questa, che ci fornisce dunque una chiave di letture semplice: la Lazio non è una squadra in crisi o carente di qualità, la Lazio è una squadra che ha semplicemente bisogno di ritrovare un po’ di sano appeal e una ricca dose di concentrazione da estendere per tutto l’arco della gara. Ritrovati questi due aspetti, visto quanto fluido e qualitativo è il loro sviluppo, siamo certi che le aquile torneranno a volare alte nel cielo guidate dal loro condottiero Maurizio Sarri.

By Demetrio Oriolo

Durante il percorso di formazione classica ho sviluppato l'interesse per il giornalismo. Mi sono immerso nel mondo dell'informazione nel 2016, prendendo parte ad alcuni progetti in via di sviluppo, salvo poi continuare questo percorso di formazione e di crescita lavorando per prestigiosi progetti quali "Il Calcio Calabrese", "Calciomercato Report", "La Politica del Popolo" e "Calciatori Ignoranti". Sono uno dei fondatori del blog "Carpe Ideam". Nel corso degli anni ho collaborato con le testate "La Notizia Sportiva", "Pianeta Serie B" e "Calabria Live" e con il blog "Pianeta Champions" nel ruolo di editorialista. Vanto diverse pubblicazioni con "Il Quotidiano del Sud".

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