Nuovo capitolo dell’incandescente telenovela in corso in quel di Marsiglia.
Come noto, nei giorni scorsi – a margine di un caldissimo incontro tra le parti – alcuni rappresentanti del tifo organizzato dell’OM avrebbero minacciato di morte i vertici del club transalpino, in particolare il presidente Pablo Longoria, chiedendo le dimissioni di quest’ultimo a causa dei deficitari risultati della squadra e del (presunto) scarso impegno messo in campo dai calciatori della stessa.
Scene, queste, che hanno portato uno scioccato Marcelino a dire prematuramente addio e, al contempo, lo stesso numero uno del CdA francese a manifestare la propria intenzione di fare altrettanto. A margine di una conferenza stampa indetta quest’oggi, però, Longoria sembrerebbe aver cambiato idea:
“Non mi dilungherò, ma volevo chiarire. Sono qui in qualità di presidente dell’OM, per questo vi ho convocato. Voglio fare i complimenti alla squadra per il carattere mostrato ieri ad Amsterdam. Sto vivendo giorni complicati, finora ho parlato con il cuore e oggi lo faccio nei panni del presidente dell’OM. Non tornerò su quello che è successo lunedì, che è stato semplicemente inaccettabile ed è la conseguenza di una serie di eventi che conosciamo. Mi ha commosso l’affetto che ho ricevuto dai dipendenti, i giocatori, i tifosi… Tutti coloro che hanno capito la necessità di cambiamento”.
“Oggi ho avuto una lunga conversazione con Frank McCourt e il consiglio di sorveglianza, mi hanno mostrato sostegno incondizionato. Tutto questo sostegno mi scalda il cuore. Mi dà molta energia e domenica sarò a Parigi. Sono una persona di valori, di convinzioni molto forti. Non posso accontentarmi di denunciare una situazione, devo andare a fondo e allora ho chiesto ai miei avvocati di sporgere denuncia per quanto accaduto.
Questo non significa alimentare un conflitto. No, voglio semplicemente porre fine a questi comportamenti in modo che questo tipo di situazione non si ripeta più in futuro. È mia responsabilità” – riporta TMW.